Uno dei consiglieri di stato di Zugo, che questo fine settimana chiede il rinnovo del mandato, sarà osservato speciale: da pochi giorni è infatti noto che ha ceduto l'auto a una persona che non aveva la patente. E da oggi si sa pure che questa persona era la sua amante, con cui ha avuto anche una figlia fuori dal matrimonio.
Al centro della vicenda figura Beat Villiger: all'inizio di questa settimana, la testata online Republik ha reso di dominio pubblico il fatto che il 61enne PPD è stato indagato dal ministero pubblico cantonale nel 2017.
Questo perché in due occasioni ha ceduto una vettura a una conoscente, sebbene avrebbe potuto sapere che non disponeva di una licenza di condurre. Era poi emerso un contratto di vendita: il sospetto era che potesse essere stato retrodatato e che quindi vi fossero gli estremi per il reato di falsità in documenti. La procura aveva però emanato un decreto di non luogo a procedere.
Consigliere di stato dal 2007, Villiger ha tentato attraverso una misura cautelare superprovvisoria di impedire la pubblicazione di queste informazioni da parte di Republik. Il magazine ha però diffuso la notizia.
In un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick, il responsabile del dipartimento sicurezza spiega perché ha provato a non rendere pubblica la vicenda. "Volevo proteggere la figlia avuta fuori dal matrimonio, nonché mia moglie e i miei tre figli" (adulti), spiega il politico.
Con la donna a cui ha ceduto l'auto ha avuto infatti una relazione anni or sono e nel 2012 è nata una bambina. Prima, madre e figlia vivevano negli Stati Uniti, ma quando sono tornate in Svizzera l'esponente del PPD ha loro affittato un appartamento.
"Da tempo non sono più legato alla donna", aggiunge Villiger, che vede invece regolarmente la bimba e contribuisce al suo mantenimento. Sempre stando alle sue affermazioni, la moglie è al corrente della cosa da tempo, mentre i tre figli da meno. Il partito e i colleghi di governo sono stati informati questa settimana.
"Non so perché abbia avuto la relazione", conclude Villiger. "Siamo una famiglia forte".
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