In Svizzera finora sono stati registrati circa 50 casi sospetti di coronavirus e tutti sono risultati negativi ai test. Daniel Dauwalder dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha comunicato il bilancio all'agenzia di stampa Keystone-ATS. La situazione però evolve costantemente.
Pochi ulteriori dettagli
L'UFSP non divulgherà ulteriori dettagli sui casi sospetti, come ad esempio i cantoni da cui provengono le persone sottoposte al test. Dauwalder non ha voluto precisare quanti casi sospetti sono ancora oggetto di indagine. È noto, tuttavia, che un uomo di 47 anni si trova in isolamento nell'ospedale di Einsiedeln per sospetta infezione. Il 24 gennaio era stato all'aeroporto di Hong Kong per alcune ore.
Casi sospetti anche a Basilea
Anche all'Ospedale universitario di Basilea vi è un caso sospetto. Stamani i responsabili hanno annunciato che la persona ricoverata lunedì è risultata negativa ai test, ma che nel frattempo è stato registrato un nuovo caso sospetto.
Ieri si è appreso che le due persone ricoverate al Triemlispital di Zurigo non sono state infettate dal nuovo virus. Finora non ci sono casi confermati di infezione con il nuovo coronavirus in Svizzera. L'UFSP non ha previsto per il momento nuove misure, ha dichiarato Dauwalder. Nei prossimi giorni verrà istituita una hotline per rispondere alle domande del pubblico.
Il nuovo bilancio
Il coronavirus di Wuhan ha causato finora in Cina 132 morti, mentre il numero di contagi è salito a 6'078 casi alle 18:00 locali (le 11:00 in Svizzera). Ê l'ultima stima postata dalla tv statale Cctv sul suo account Weibo, il Twitter in mandarino.
Contagio più grande della Sars
Il contagio ha superato in Cina quello del 2002-2003 legato alla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), fermatosi a quota 5.327, in base alle statistiche ufficiali dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Quanto ai decessi, i 132 casi finora imputabili al coronavirus di Wuhan sono ancora lontani dai 349 di fine 2003. I casi confermati nella giornata di ieri sono 1'459, meno dei 2'077 registrati nella giornata di lunedì, a segnalare un possibile inizio del rallentamento del contagio.
I casi sospetti si attestano invece a 9'239. Sono 103 le persone che hanno superato l'infezione e che sono state dimesse dopo il ricovero ospedaliero. Nel conteggio della cosiddetta Grande Cina - includendo Hong Kong, Macao e Taiwan - i casi confermati sfiorano le 6.000 unità, a quota 5'997.
Nel resto del mondo
Nel frattempo negli Emirati Arabi Uniti sono saliti a quattro i casi di contagio da coronavirus. Lo ha reso noto il ministero della Salute di Abu Dhabi in una nota, secondo quanto riporta la Cnn. Tutti gli infetti fanno parte della famiglia del primo malato scoperto stamane nel paese: si tratta di una famiglia cinese arrivata da Wuhan, epicentro della malattia.
Le autorità emiratine hanno comunque specificato che la "situazione sanitaria generale non è motivo di preoccupazione".
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