Les Diablerets
Crepa sulla "Black Wall", pista chiusa da martedì
© Facebook Glacier 3000
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Keystone-ats
un anno fa
Bernhard Tschannen, direttore del comprensorio di Glacier 3000: "Non ho mai visto nulla di simile in 30 anni di esperienza professionale".

Crepa su una delle piste più ripide al mondo, denominata "Black Wall" (muro nero), nel comprensorio sciistico Glacier 3000 di Les Diablerets (VD). Le cause sono da attribuire alle temperature miti. ll suo direttore Bernhard Tschannen ha detto ai media romandi di non aver mai visto nulla di simile in 30 anni di esperienza professionale. La pista è chiusa da martedì 30 gennaio e per poterla riaprire si attende il ritorno dell'inverno e di ulteriori nevicate, ha precisato Tschannen.

La crepa

La crepa sembra un crepaccio. In realtà, però, solo lo strato di neve sul terreno caldo e scivoloso è diventato instabile. Ciò è dovuto al recente aumento della temperatura e delle precipitazioni. Gli esperti ritengono che probabilmente il terreno non si sia raffreddato abbastanza prima delle prime nevicate di novembre. Di conseguenza, gli strati di neve bagnati scivolano facilmente.

La pista "Black Wall"

La pista "Black Wall" ha una pendenza di 46 gradi in alcuni punti, è lunga tre chilometri e collega il punto più alto del comprensorio sciistico, a 3000 metri, con la cima del Col du Pillon, a 1546 metri, grazie a un tunnel di 265 metri scavato nella montagna. Quando è stata inaugurata nel marzo del 2023, è stata definita "una delle tre più ripide piste al mondo". È più ripida ad esempio delle celebri discese libere di Coppa del Mondo, quali la Streif di Kitzbühel (Austria) o il Lauberhorn di Wengen (BE). Insomma, solo sciatori molto bravi possono affrontare questa pista. Prepararla inoltre è una sfida, che richiede anche l'utilizzo di un gatto delle nevi con un verricello di 1400 metri.