
Mercoledì scorso, un autobus turistico con a bordo un gruppo di giovani polacchi è stato fermato nell’area di servizio di Pieterlen (BE), dove è stato accolto da un massiccio dispiegamento di polizia, sanitari e vigili del fuoco. Il motivo? Numerosi passeggeri lamentavano sintomi preoccupanti, tra cui vomito, diarrea e crampi addominali. Inizialmente, si è temuto un possibile evento radiologico, portando le autorità a predisporre misure di sicurezza straordinarie. Lo riporta il Blick.
Un'operazione di emergenza
In pochi minuti, l’area di servizio è stata isolata e squadre specializzate hanno iniziato a esaminare il mezzo e i passeggeri per individuare eventuali tracce di radiazioni, contaminazioni chimiche o batteriche. Sono stati allestiti tendoni di emergenza e ai passeggeri sono state fornite coperte protettive. La situazione ha assunto quasi "contorni drammatici": 29 persone sono state sottoposte a controlli medici immediati e 18 sono state trasportate in ospedale in ambulanza
La svolta
Tuttavia, dopo ore di accertamenti, è arrivata la svolta: nessuna traccia di radiazioni o altre sostanze pericolose. Le analisi ospedaliere hanno invece rivelato la presenza del Norovirus, un agente altamente contagioso responsabile di infezioni gastrointestinali, che spiegava perfettamente i sintomi accusati dai passeggeri.
Il falso allarme
La vicenda ha sollevato interrogativi su come si sia potuti arrivare a un allarme di tale portata. Secondo un'inchiesta del quotidiano Blick, la paura di una contaminazione radioattiva potrebbe essere nata dal fatto che il gruppo polacco aveva visitato il CERN di Ginevra nei giorni precedenti. Tuttavia, l’ufficio stampa del CERN ha chiarito che nel mese di marzo non si è verificato alcun incidente radiologico e che l’unico gruppo polacco presente in quel periodo ha avuto visitato esclusivamente a zone prive di rischi.
Risposta esagerata o prudenza necessaria?
L’ampiezza dell’operazione ha suscitato alcune perplessità. È stata una misura eccessiva? Le autorità hanno reagito d’impulso, associando il CERN a un potenziale rischio radiologico o si è trattato semplicemente di un’opportunità per testare le procedure di emergenza? La polizia cantonale di Berna ha difeso la propria decisione, sottolineando che l’intervento era necessario per garantire la sicurezza pubblica e prestare soccorso nel minor tempo possibile. Inizialmente, la situazione era poco chiara e molti giovani versavano in condizioni critiche.
Dimessi senza complicazioni
Fortunatamente, dopo le cure ricevute, tutti i giovani sono stati dimessi senza complicazioni. Resta però l’eco di un’allerta che, nel giro di poche ore, ha trasformato un semplice caso di virus intestinale in un’emergenza radiologica di livello nazionale.