
Si è conclusa oggi la sessione primaverile delle Camere federali, contraddistinta anche dall'elezione del nuovo consigliere federale, Martin Pfister (Centro/ZG), al posto della dimissionaria Viola Amherd (VS), dello stesso partito, che lascerà a fine mese. A parte l'elezione, conclusasi già alla seconda votazione dopo che Pfister ha mancato al primo turno di un solo voto l'ascesa al Consiglio federale al posto dello sfidante Markus Ritter (SG), la sessione ha visto concludersi l'iter di alcuni importanti dossier.
13esima AVS
In particolare, i deputati hanno stabilito che la 13esima AVS verrà versata una volta all'anno, nel mese di dicembre del 2026. L'ammontare non sarà preso in considerazione nel calcolo del reddito che determina la concessione di prestazioni complementari. La tredicesima sarà versata unicamente agli assicurati che nel mese di dicembre hanno diritto a una rendita di vecchiaia. Ciò significa che chi muore tra gennaio e novembre, o i loro eredi, non hanno diritto a tale prestazione. In questo modo il costo della riforma è ridotto di 80 milioni di franchi all'anno. La questione del finanziamento sarà regolata ulteriormente. Il Consiglio federale propone di finanziare la tredicesima - i cui costi sono stimati a 4,2 miliardi di franchi al momento della sua introduzione nel 2026, di cui circa 850 milioni a carico della Confederazione - con un innalzamento dell'imposta sul valore aggiunto di 0,7 punti percentuali. Tale aumento sottostà a referendum obbligatorio.
Civilisti e Protezione civile
A meno di un referendum, in un prossimo futuro anche i civilisti potranno essere chiamati a svolgere parte del loro servizio nella protezione civile (PC), istituzione notoriamente a corto di personale, per un massimo di 80 giorni. Nel corso dei dibattiti nei due rami del parlamento, Verdi e PS hanno denunciato un attacco al servizio civile; a loro avviso, qualsiasi impegno di questo tipo deve essere volontario. Per il campo "borghese", questo progetto è invece necessario per risolvere la cronica carenza di personale delle organizzazioni di protezione civile. In caso contrario, c'è il rischio che i servizi non vengano più forniti. Per i sostenitori del progetto è ragionevole esigere che le persone con conflitti di coscienza col servizio militare prestino servizio nella PC. Stando alla riforma, i Cantoni dovranno in primo luogo esaurire tutti i mezzi a loro disposizione per colmare la mancanza di personale prima di poter ricorrere a persone che prestano servizio civile.
Stampa scritta
Nel corso della sessione appena conclusasi, il Parlamento ha deciso di venire in aiuto alla stampa scritta mediante una modifica della Legge sulla Posta. Il sostegno indiretto alla stampa regionale e locale (oggi 30 milioni di franchi) andrà esteso, ma gli importi messi a disposizione inizialmente sono stati rivisti al ribasso (40 anziché 45 milioni rispetto al progetto della commissione). Il Parlamento ha anche deciso di mantenere il sostegno alla stampa associativa e delle fondazioni (20 milioni). Tale contributo dovrà mitigare i maggiori costi di distribuzione in Ticino e nella Svizzera romanda. Per il recapito mattutino, le Camere hanno previsto per una somma di 25 milioni.
Asilo
Un altro tema affrontato e portato a termine dai deputati riguarda i problemi di sicurezza e violenza emersi in un recente passato nei Centri federali di asilo (CFA). La modifica di legge approvata dalle Camere crea una base legale per definire esplicitamente i settori in cui la Segreteria di Stato della migrazione può applicare la coercizione o adottare misure di polizia per garantire la sicurezza e l'ordine nonché le possibilità di delegare le competenze nel settore a fornitori di prestazioni di sicurezza o alle competenti autorità cantonali di polizia. Vengono inoltre regolamentati i provvedimenti disciplinari, le perquisizioni e la possibilità di trattenere un ospite per una durata massima di due ore.
India e gas
Nel corso delle tre settimane di dibattiti, i parlamentari hanno anche dato via libera all'accordo di libero scambio fra Svizzera e India. L'intesa, definita una pietra miliare della politica commerciale elvetica, è stata stipulato tra il gigante asiatico e gli Stati dell'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte la Confederazione (assieme a Islanda, Liechtenstein e Norvegia), al termine di trattative durate 16 anni. La Svizzera e gli altri Stati dell'AELS sono il primo partner europeo ad aver concluso un accordo di libero scambio con Nuova Delhi, prima di Ue o Regno Unito. L'India, dopo aver superato la Cina un paio d'anni fa, è il Paese più popoloso del mondo, con oltre 1,4 miliardi di abitanti. L'espansione del ceto medio locale, in particolare, presenta un grande potenziale di crescita. Con l'entrata in vigore dell'intesa, il 94,7% delle attuali esportazioni svizzere verso l'India beneficerà invece di dazi ridotti, in certi casi con periodi transitori. Per alcune categorie di merci, come gli orologi, verranno aboliti del tutto. Dopo questo accordo, il Parlamento ha accolto anche l'intesa di solidarietà con la Germania e l'Italia per le forniture di gas in caso di crisi nell'approvvigionamento.