Svizzera
Dazi sulle auto cinesi? La Seco: "Non in Svizzera"
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
5 ore fa
La Confederazione non è tenuta a seguire le misure di difesa commerciale adottate da Bruxelles, fa sapere la Segreteria di Stato dell'economia.

Gli eventuali dazi punitivi dell'Ue sulle auto elettriche provenienti dalla Cina non avranno alcun impatto sulle importazioni di veicoli in Svizzera. La Confederazione non è obbligata a seguire misure di difesa commerciale o altre decisioni sulle tariffe doganali adottate a Bruxelles, ha indicato a Keystone-Ats un portavoce della Segretaria di Stato dell'economia (Seco).

Il via libera degli stati membri dell'Ue

La presa di posizione di Berna arriva nel giorno in cui gli stati membri dell'Ue hanno dato il via libera alla proposta della Commissione europea di prelevare tributi fino al 36% sulle e-car cinesi. Un passo che viene giustificato come una risposta ai sussidi elargiti al settore da Pechino, ma che è lungi dal fare l'unanimità anche fra i 27 stati membri: realtà importanti come la Germania si sono opposte.

La posizione della Svizzera

In linea di principio le misure di difesa commerciale non vengono considerate nell'interesse della Svizzera, ha precisato l'addetto stampa della Seco. Inoltre dal primo gennaio 2024 Berna non applica più dazi sui beni industriali importati, comprese le automobili. Oltre a ciò, l'accordo di libero scambio con la Cina prevede l'esenzione totale dai dazi doganali sui prodotti industriali provenienti dalla Cina. Se le automobili cinesi vengono importate direttamente possono quindi continuare a essere esentate da tasse.

La Cina accusata di distorcere il mercato nell'Ue

Come noto la Commissione europea ha annunciato il prelievo di balzelli aggiuntivi dopo che un'indagine ha accusato la Cina di sovvenzionare le auto elettriche distorcendo il mercato nell'Ue. Spetta all'esecutivo decidere se i dazi all'importazione entreranno in vigore all'inizio di novembre: Bruxelles e Pechino stanno continuando a cercare una soluzione alternativa, ha annunciato stamani la commissione guidata da Ursula von der Leyen.