Svizzera
Deposito scorie radioattive, la Nagra inoltra domanda di realizzazione e dice Sì a un eventuale voto popolare
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Keystone-ats
6 ore fa
Entro la primavera del 2025 i servizi federali competenti, dovranno verificare se sono stati presentati tutti i documenti richiesti per legge. Soltanto quando la documentazione sarà completa verranno pubblicate le domande di autorizzazione di massima.

La Società cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive (Nagra) ha presentato all’Ufficio federale dell’energia (Ufr) le domande di autorizzazione di massima per il deposito in strati geologici profondi che ospiterà le scorie radioattive e per l’impianto di imballaggio degli elementi di combustibile. Come annunciato nel settembre di due anni fa, la Nagra intende realizzare il deposito in strati geologici profondi nell’area di ubicazione Lägern Nord (Canton Zurigo) e l’impianto di imballaggio degli elementi di combustibile sul sito dell’attuale deposito intermedio centrale situato a Würenlingen (Canton Argovia). Entro la primavera del 2025 i servizi federali competenti, dovranno verificare se sono stati presentati tutti i documenti richiesti per legge. Soltanto quando la documentazione sarà completa verranno pubblicate le domande di autorizzazione di massima. A partire da quel momento le autorità inizieranno a esaminare in maniera approfondita il contenuto delle domande. Il deposito in strati geologici profondi e l’impianto di imballaggio, viene precisato nella nota dell'Ufficio federale dell'energia, saranno costruiti in siti diversi. Sono pertanto necessarie due domande di autorizzazione di massima, una per il deposito in strati geologici profondi nell’area di ubicazione Lägern Nord e una per l’impianto di imballaggio a Würenlingen. Il deposito con l’impianto di superficie nella Haberstal, nel Comune di Stadel (ZH), è previsto come deposito combinato e quindi sarà destinato allo smaltimento sia delle scorie altamente radioattive che di quelle debolmente e mediamente radioattive.

Le domande di autorizzazione

Le domande di autorizzazione di massima, si legge nella nota, comprendono il rapporto sulla sicurezza interna e il rapporto sulla sicurezza esterna nonché un rapporto sulla motivazione della scelta del sito. Altri documenti riguardano il rapporto di impatto ambientale e il rapporto sul coordinamento con la pianificazione territoriale. Con le domande, la Nagra richiede le ubicazioni (la grandezza e la posizione delle costruzioni più importanti) e l’irradiazione massima ammessa per le persone nei dintorni. Per il deposito in strati geologici profondi devono essere indicati anche la capacità massima del deposito, i criteri d’idoneità nonché l’area provvisoria di protezione attorno al deposito nel sottosuolo. Vengono ad aggiungersi anche la concezione per la fase di osservazione e per la chiusura dell’impianto. Nelle domande presentate la Nagra ha formulato le richieste corrispondenti.

Il Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi

Dal 2008 è in corso in Svizzera la nuova selezione di siti idonei ad ospitare un deposito di scorie radioattive in strati geologici profondi, conformemente al "Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi", che stabilisce la procedura e i compiti inerenti alla selezione dei siti. La procedura è condotta dall’Ufficio federale dell’energia (UFE). I Cantoni partecipano strettamente ai lavori e, nell’ambito della partecipazione regionale, anche i Comuni, la popolazione e le organizzazioni interessati, come pure le aree tedesche limitrofe. La Nagra è responsabile delle indagini geologiche condotte durante la selezione dei siti come pure della pianificazione e della realizzazione del deposito. I requisiti sulla sicurezza sono definiti dall’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (Ifsn), che in qualità di autorità di vigilanza verifica anche l’operato della Nagra.

I prossimi passi

Entro la primavera del 2025 i servizi federali competenti dovranno verificare se sono stati presentati tutti i documenti richiesti per legge. Soltanto quando la documentazione sarà completa verranno pubblicate le domande di autorizzazione di massima. In seguito, avrà inizio l’esame del contenuto delle domande da parte dell’IFSN e della Commissione federale per la sicurezza nucleare (CSN), che si concluderà presumibilmente entro il 2027. Successivamente i servizi competenti della Confederazione e i Cantoni prenderanno posizione sulle domande e sulle perizie. Le regioni interessate si esprimeranno sulla selezione dei siti e formuleranno un parere. Anche la Germania è coinvolta nel processo di partecipazione. Successivamente le domande di autorizzazione di massima, i pareri nonché le perizie dei Cantoni e delle autorità federali saranno depositati pubblicamente affinché tutte le parti interessate possano esprimersi. Basandosi sull’esame delle autorità e in particolare sui pareri dei servizi federali interessati e dei Cantoni, l’UFE elaborerà le autorizzazioni di massima. I risultati dell’esame delle due domande di autorizzazione di massima rilevanti per il Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi saranno presentati nel progetto del rapporto sui risultati relativo alla terza tappa e le schede di coordinamento aggiornate saranno inviate ai Cantoni di ubicazione per audizione. Verso la fine del decennio le due autorizzazioni di massima e il rapporto sui risultati unitamente alle schede di coordinamento aggiornate della terza e ultima tappa della selezione dei siti saranno sottoposti contestualmente al Consiglio federale per approvazione. Successivamente le autorizzazioni di massima dovranno essere approvate dall’Assemblea federale. Contro il suo decreto potrà essere indetto un referendum facoltativo.

Voto popolare su scorie radioattive, la Nagra favorevole

La Nagra è favorevole a un eventuale voto popolare sullo stoccaggio di scorie radioattive. Con la legittimazione dei cittadini, l'organizzazione spera in una procedura più rapida, ha detto il CEO Matthias Braun in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ. Un progetto di tali dimensioni ha bisogno, oltre ad esami tecnici, di una legittimazione attraverso la democrazia diretta, ha detto Braun alla Neue Zürcher Zeitung (NZZ). L'intervista col quotidiano zurighese è stata realizzata in vista della domanda di autorizzazione generale per il deposito in strati geologici profondi, che viene inoltrata oggi presso l'Ufficio federale dell'energia (UFE). È normale che la popolazione si preoccupi della questione, ha dichiarato il CEO. Dei ricorsi potrebbero bloccare le procedure. "È quindi ancora più importante che una votazione federale sul deposito abbia luogo". Un'eventuale approvazione sarebbe "un segnale forte" per proseguire. La settimana scorsa un comitato aveva chiesto che i cittadini elvetici potessero esprimersi sul progetto. A loro dire, il popolo dovrebbe avere l'ultima parola su un tema così complesso. In particolare, viene criticata l'assenza di un piano B e di una possibilità di abbandono, oltre che i potenziali pericoli per le generazioni future.

"Non c'è spazio per scorie aggiuntive"

Dal settembre 2022 è noto che il deposito di scorie verrà posizionato nel comune zurighese di Stadel. "Pianifichiamo il deposito in strati geologici profondi per una quantità di scorie che sarebbe prodotta dall'utilizzo delle attuali centrali nucleari per 60 anni", ha detto Braun. Se la Svizzera dovesse costruite nuove centrali, le loro scorie non avrebbero spazio nel deposito.

Smaltimento delle scorie radioattive in Svizzera

Come spiegato dallo stesso Ufficio federale dell'energia, la legge sull’energia nucleare stabilisce che, in linea di massima, le scorie radioattive prodotte in Svizzera devono essere smaltite nel Paese in depositi collocati in strati geologici profondi. La parte concettuale del Piano settoriale dei depositi in strati geologici profondi, approvata dal Consiglio federale nel 2008, disciplina la procedura di selezione dei siti, che si svolge in tre tappe. Alla fine della prima tappa (dal 2008 al 2011) il Consiglio federale ha definito nel Piano settoriale sei aree di ubicazione geologicamente idonee: Giura Orientale, Giura Sud, Lägern Nord, Südranden, Wellenberg e Zurigo Nordest.Nella seconda tappa (dal 2011 al 2018) la Nagra ha esaminato queste sei aree di ubicazione. Le Conferenze regionali hanno presentato i rispettivi pareri e sono stati individuati i siti per gli impianti di superficie. Alla fine della seconda tappa, il Consiglio federale ha designato nel Piano settoriale come risultato intermedio le aree di ubicazione Giura Orientale, Lägern Nord e Zurigo Nordest, nonché i relativi siti per gli impianti di superficie. Nella terza tappa, in corso dal 2018, la Nagra ha esaminato in modo approfondito le tre aree di ubicazione restanti, anche mediante perforazioni, e le ha confrontate tra loro. Sulla base di tali indagini, nel settembre del 2022 la Nagra aveva reso noto i siti per i quali intendeva preparare le domande di autorizzazione di massima. Nel novembre del 2024 la Nagra ha trasmesso alla Confederazione le domande di autorizzazione di massima. Dopo un esame da parte dei servizi federali competenti (in particolare UFE, IFSN, CSN, UFAM e ARE) e di un team internazionale di esperti, dopo la trasmissione dei pareri dei Cantoni e al termine dell’esposizione pubblica di tutti i documenti, il Consiglio federale si pronuncerà probabilmente verso la fine di questo decennio sulle domande di autorizzazione di massima e sottoporrà le sue decisioni all’approvazione dell’Assemblea federale. Quest’ultima è attesa intorno al 2030 ed è soggetta a referendum facoltativo. Dopo che l’autorizzazione di massima per il deposito di scorie radioattive in strati geologici profondi sarà passata in giudicato, nell’area di ubicazione verranno effettuate indagini geologiche sotterranee (realizzazione di un «laboratorio sotterraneo»). L’obiettivo è acquisire altre conoscenze per la costruzione del deposito. Successivamente potranno essere presentate dapprima la domanda di rilascio della licenza di costruzione e in seguito la domanda di rilascio della licenza d’esercizio. Stando alla pianificazione attuale, il deposito potrebbe entrare in funzione a partire dal 2050 e potrebbero esservi immagazzinate le prime scorie radioattive.