Lavoro
Disoccupazione ILO al 4,7% in Svizzera
© CdT/Archivio
© CdT/Archivio
Keystone-ats
10 ore fa
È quanto emerge dall'ultima rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS). Chi non dispone di una formazione post-obbligatoria risulta più a rischio disoccupazione di chi può contare su una formazione di grado secondario o terziario.

Nel terzo trimestre del 2024 in Svizzera si contavano 242'000 persone disoccupate secondo la definizione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Si tratta di un aumento di 26'000 unità rispetto allo stesso periodo del 2023, che si traduce in una quota di senza lavoro del 4,7% della popolazione attiva. È quanto emerge dall'ultima rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS), realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST) e pubblicata oggi. Fra luglio e settembre di un anno fa il tasso di disoccupazione era al 4,3%, fra aprile e giugno 2024 al 4%. La statistica traccia anche un bilancio complessivo sull'occupazione: nel trimestre passato al setaccio lavoravano 5,3 milioni di persone (+0,7% su base annua). A crescere è stata sia la manodopera straniera (+1,3%) sia quella svizzera (+0,4%).

Il confronto

Per disoccupato ai sensi dell'ILO si intende una persona che non ha un impiego, che lo ha cercato nelle quattro settimane precedenti ed è disponibile a lavorare: tutto questo viene determinato tramite sondaggi. A titolo di confronto, la disoccupazione calcolata mensilmente dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO), che si basa invece esclusivamente sugli iscritti agli Uffici regionali di collocamento, si è attestata al 2,3% in luglio, al 2,4% in agosto e al 2,5% in settembre. Il tasso ILO ha il vantaggio di permettere di avanzare confronti internazionali. Quello elvetico risulta così più basso di Ue (5,8%) ed Eurozona (6,3%).

Alcune cifre

Spulciando le tabelle secondo le varie categorie, si evince che la disoccupazione ILO interessa più gli stranieri (7,9%) che gli svizzeri (3,5%), nonché più le donne (5%) che gli uomini (4,5%). Fondamentale risulta anche il livello di istruzione: chi non dispone di una formazione post-obbligatoria (9,9%) risulta più a rischio di chi può contare su una formazione di grado secondario (3,8%) o terziario (3,9%). Infine, il numero di persone disoccupate di lunga durata (da un anno o più) si attestava a 80'000, ovvero 8'000 in più rispetto allo stesso trimestre del 2023. La loro quota sul totale dei senza lavoro è diminuita, passando dal 33,2 al 33%. La durata mediana di disoccupazione è salita da 162 a 213 giorni.

I tag di questo articolo