
Domenica prossima, 25 ottobre, finisce l’ora legale: alle ore 03:00 della notte di domenica gli orologi verranno spostati indietro di un’ora alle 02:00. Un rituale a cui siamo abituati ogni anno, ma che potrebbe essere una delle ultime volte che ripetiamo. Attualmente infatti, la possibile abolizione del cambio di orario stagionale è un argomento di discussioni politiche, soprattutto negli Stati confinanti. Da un’ampia consultazione pubblica all’interno dell’Ue, su 4,6 milioni di abitanti, è emerso che l’84% degli intervistati ha chiesto la fine del sistema in vigore negli scorsi anni. Si attendeva una modifica del sistema già quest’anno, ma le discussioni sono ancora in corso.
A marzo tornerà comunque l’ora legale
“La Svizzera”, scrive la Confederazione, “segue gli sviluppi nei Paesi limitrofi ed esaminerà attentamente se un eventuale adeguamento del regolamento sull’ora è opportuno e nell’interesse del nostro Paese. Fino a nuovo avviso si applicherà il vigente sistema orario. Pertanto, oggi si può già dire che la prossima primavera, la domenica 28 marzo 2021, verrà reintrodotta l’ora legale”. Non è però ancora deciso se questa sarà poi mantenuta o si tornerà nuovamente all’ora solare a ottobre 2021.
“Un’isola temporale”
“Con l’introduzione dell’ora dell’Europa centrale alla fine del XIX secolo”, scrive la Confederazione, “come pure con l’adozione del passaggio all’ora legale negli anni Ottanta il Consiglio federale e il Parlamento hanno optato soprattutto per motivi economici per un sistema orario coerente con quello degli Stati confinanti”. “In caso di adozione di un sistema orario differente da quello degli Stati confinanti”, si legge ancora, “la Svizzera diventerebbe un’«isola temporale» con le conseguenze che ne derivano in particolare nei rapporti commerciali, nel settore dei trasporti, nel turismo e nelle comunicazioni”.
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