Ambiente
"È in corso una grande moria di pesci in Svizzera"
© FSP - Jonas Steiner
© FSP - Jonas Steiner
Lara Sargenti
2 anni fa
A lanciare l'allarme è la Federazione Svizzera di Pesca che, preoccupata per la sopravvivenza di alcune specie ittiche, chiede un intervento della politica.

Fiumi asciutti e pesci morti. È quanto segnalano i pescatori e i Cantoni in tutto l'Altopiano e nella zona meridionale del Giura. Una situazione che preoccupa la Federazione Svizzera di Pesca (FSP), che in una nota ribadisce l'importanza di mantenere vivi i corsi d'acqua. "È un vero disastro, purtroppo", afferma Roberto Zanetti, presidente centrale della Federazione. A fargli eco il direttore David Bittner. "Ci spezza il cuore vedere pesci che cercano ossigeno o che giacciono senza vita in poche pozze che si stanno prosciugando".

Il torrente Sissle nel Canton Argovia © FSP - Jonas Steiner 
Il torrente Sissle nel Canton Argovia © FSP - Jonas Steiner 

Le trote e i temoli stanno morendo

Secondo la FSP la mortalità dei pesci dovuta all'ondata di calore distrugge "brutalmente e di colpo” anni di manutenzione delle sezioni fluviali e delle popolazioni di pesci da parte delle società di pesca locali e delle associazioni affittuarie. Le specie che necessitano di acque fredde, come la trota e il temolo, sono particolarmente colpite da questa situazione. Una temperatura dell'acqua di 20 gradi per loro è già stressante, fa sapere la FSP. "A partire da 23 gradi la situazione diventa critica e oltre i 25 gradi la loro vita è minacciata. Attualmente, ogni giorno vengono annunciati nuovi record di temperatura nei ruscelli e nei fiumi, spesso ben oltre i 25 gradi".

Una trota morta © FSP - Jonas Steiner 
Una trota morta © FSP - Jonas Steiner 

Altre specie potrebbero estinguersi

C'è dunque preoccupazione per il futuro. Bittner cita modelli di calcolo federali che dimostrano che non ci saranno più trote né temoli nell'Altopiano centrale entro pochi decenni se le temperature globali aumenteranno ancora. Inoltre, già oggi tre quarti delle specie ittiche autoctone "sono minacciate, in via di estinzione o già estinte". 

© FSP - Jonas Steiner 
© FSP - Jonas Steiner 

L'appello alla politica

Per la federazione è dunque importante che il mondo politico si muova a tutti i livelli. Secondo la Federazione le autorità cantonali devono mettere in atto una pratica restrittiva per i prelievi d'acqua e riservare un trattamento rispettoso degli habitat che servono da rifugio per i pesci che hanno bisogno di acqua fresca. "Non si deve e non si può pensare di prelevare le ultime gocce d'acqua dai fiumi per la produzione di energia idroelettrica, lasciando così ancora meno acqua per i pesci", sottolinea Zanetti, facendo riferimento alle pressioni esercitate da alcuni gruppi per allentare le norme sui deflussi residuale. La FSP insiste inoltre per accelerare l'attuazione della legge sulla protezione delle acque: servono misure per risanare i corsi d'acqua e ripristinare la libera migrazione dei pesci in modo che possano trovare da soli zone più fresche e profonde in tempi di siccità.

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