Svizzera
È morto il vicecancelliere André Simonazzi
© Cancelleria federale - Rolf Weiss, 2016
© Cancelleria federale - Rolf Weiss, 2016
Redazione
9 mesi fa
Aveva 55 anni. Il decesso, stando a quanto comunica la Cancelleria federale, è avvenuto venerdì durante un'escursione.

Il portavoce del Consiglio federale e vicecancelliere André Simonazzi è deceduto venerdì durante un'escursione a seguito di un malore. Lo ha indicato oggi la Cancelleria federale in una nota. Aveva 55 anni, lascia una moglie e tre figli adulti. La notizia della sua scomparsa ha "profondamente addolorato" i membri del Consiglio federale e il cancelliere della Confederazione, che porgono le loro più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari, si legge in un comunicato.

La sua formazione

Nato nel 1968 a Monthey (VS), Simonazzi si è laureato in relazioni internazionali all'Università di Ginevra e ha seguito una formazione giornalistica presso il quotidiano vallesano "Nouvelliste". Dal 1995 al 1998 ha lavorato per Caritas Svizzera come portavoce per la Svizzera romanda. Nel 1998 ha assunto la direzione generale dell'informazione dell'ente caritatevole. Nel 2004 è entrato a far parte del servizio informazioni del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), inizialmente come vice-capo dell'informazione e portavoce per la Svizzera romanda, poi, nel 2005, è stato nominato responsabile dell'informazione nel dipartimento dell'allora consigliere federale del PS Moritz Leuenberger.

"Un servitore dello Stato nel vero senso della parola"

Nel novembre 2008 Simonazzi è stato nominato cancelliere e portavoce del Consiglio federale. Dal 1° gennaio 2009 ha preso parte alle sedute del Governo, ne ha redatto i verbali e curato la comunicazione. In Cancelleria ha diretto varie sezioni e il servizio presidenziale. È stato "un servitore della Stato nel vero senso della parola. Il mandato di informazione sancito dalla legge era lo standard che applicava al suo lavoro e che si aspettava dai suoi colleghi". Considerava la comunicazione governativa "come un servizio al pubblico e al Governo e con essa voleva creare le migliori condizioni possibili per il Consiglio federale e per l'attività di quest'ultimo", prosegue la Cancelleria.

"Sotto di lui la comunicazione è stata professionalizzata"

È merito di Simonazzi "se l'informazione del Consiglio federale è al passo con i tempi. Sotto la sua direzione, la comunicazione è stata professionalizzata e digitalizzata. In maniera costante ne ha rafforzato il coordinamento e l'ha resa parte integrante dell'attività governativa". Nella nota si ricordano le "argomentazioni, l'umorismo e lo charme" a cui faceva ricorso per risolvere momenti difficili. Le crisi degli ultimi anni hanno rappresentato una sfida importante anche in termini di comunicazione. Simonazzi "spiegava sempre a tutte le persone coinvolte quanto fosse essenziale la continuità nella comunicazione di crisi. E instancabilmente ha dato il suo contributo in tal senso". Con lui - conclude la Cancelleria - "l'intera Amministrazione federale perde una persona meravigliosa e un formidabile collega".

Al momento nessuna informazione sulla sua sostituzione

L'improvvisa scomparsa di Simonazzi ha colto di sorpresa tutti e ha spiazzato le autorità federali, che non hanno ancora elaborato una strategia per la sua sostituzione. Interpellata dall'agenzia di stampa Keystone-ATS, la Cancelleria ha affermato che per il momento non vi sono informazioni in merito. Il Cancelliere Viktor Rossi - in carica dall'inizio dell'anno - sta valutando la situazione.