Costruzioni
Dal calo degli ordini a quello dei lavori: L'occupazione nell'edilizia sarà sotto pressione
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
7 ore fa
In termini reali, gli ordini in entrata sono diminuiti del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a 17,3 miliardi di franchi svizzeri. Tutti i settori dell'edilizia sono toccati dal calo.

I dati congiunturali del settore principale della costruzione svizzero mostrano un quadro contrastante nei primi tre trimestri del 2024. Nonostante l'aumento nominale del fatturato, si osserva un'oscillazione, tenendo in considerazione l'inflazione. Poiché gli ordini in entrata e i lavori in corso stanno diminuendo in egual misura, la situazione relativa all'occupazione si troverà sotto pressione.

Attività edilizia reale ad alto livello

Da gennaio a settembre 2024, il settore principale della costruzione ha generato un fatturato nominale di 17,5 miliardi di franchi svizzeri; ciò corrisponde a un aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In termini reali, cioè depurati dal rincaro dell'1,1%, si è registrato un leggero calo dello 0,5%. Il genio civile è cresciuto del 2,6% in termini reali, mentre l'edilizia è scesa del 3,4%.

Ordini diminuiti

In termini reali, gli ordini in entrata sono diminuiti del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a 17,3 miliardi di franchi svizzeri. Tutti i settori dell'edilizia sono toccati dal calo. Le cause sono molteplici: l'aumento dei tassi di interesse in passato, l'aumento dei costi di costruzione, la situazione economica stagnante, nonché la crescente scarsità di mezzi da parte dei committenti pubblici. Il genio civile, sia pubblico che privato, ha invece registrato un aumento degli ordini.

Scarse riserve di lavoro

Nel periodo sino alla fine di settembre 2024, le riserve di lavoro erano diminuite del 3,7%, attestandosi a 14,9 miliardi di franchi svizzeri. Ciò corrisponde a un volume di ordini per un arco temporale di circa 7,7 mesi. Tutti i settori e tutte le regioni sono toccati da tale calo. Le prospettive per i prossimi trimestri sono poco confortanti. Dall'indice costruzioni si evince che nei prossimi trimestri l'attività di costruzione dovrebbe oscillare o addirittura diminuire, a seconda del settore. L'edilizia abitativa, in particolare, dovrebbe riprendere a crescere a partire dal terzo trimestre del 2025. Questo probabilmente è il tempo richiesto affinché il recente aumento delle domande di alloggi si rifletta effettivamente nell'attività di costruzione necessaria e urgente. Un altro importante fattore di stimolo, a effetto ritardato, è fornito da tre tagli dei tassi di interesse di riferimento da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) nel 2024, cioè dall'1,75 all'1,0%. Di conseguenza, gli impieghi nel settore principale della costruzione sono leggermente diminuiti. Alla fine di settembre 2024, in tutta la Svizzera, gli impiegati a tempo pieno nel settore erano circa 89 000, con un calo del 4,0% rispetto all'anno precedente.