Con l’arrivo del bel tempo le autorità mettono in guardia la popolazione dal sostare vicino al lago e ai corsi d’acqua, nonché nelle zone interessate dalle inondazioni.
“È triste notare che il lavoro dei servizi di emergenza viene ostacolato e persino sabotato dai curiosi: sacchi di sabbia e barriere sono stati rimossi e i tubi di drenaggio vengono spostati“, affermano in un comunicato congiunto gli organi regionali di condotta (Regionale Führungsorgan, RFO) di Bienne e della zona sudoccidentale dell’omonimo lago. La polizia ha aumentato la sua presenza sul posto.
Con la fine delle precipitazioni la situazione di pericolo non è ancora superata, affermano i responsabili locali. Il lago di Bienne ha come bacino di affluenza una superficie che è un quarto della Svizzera: potrebbero trascorrere settimane prima che l’acqua riesca a defluire.
Attualmente è ancora in vigore il livello di pericolo 5, il massimo nella scala d’emergenza. Gli argini possono crollare, molto legname è alla deriva e mette in pericolo le barche e le chiuse, le grandi masse d’acqua hanno un’enorme forza e sono molto pericolose. Un paio di giorni or sono un padre e suo figlio sono quasi rimasti intrappolati in una chiusa mentre praticavano lo stand-up paddling sull’Aare, perché non hanno tenuto conto degli avvertimenti e hanno valutato male il pericolo, si legge nella nota.
La navigazione e l’uso di qualsiasi tipo di attrezzatura sportiva rimangono vietati sino a nuovo avviso. Anche i lidi di Bienne e di Nidau (BE) sono chiusi.
Nelle stesse ore arriva l’avvertimento dalla Società Svizzera di Salvataggio (SSS), che invita la popolazione ad evitare di fare il bagno in laghi e fiumi. Visti gli attuali livelli di laghi e fiumi, l’acqua torbida e il grande volume di legname e detriti che galleggia, quella di farsi una nuotata «è una pessima idea», ha detto a Keystone-ATS Philipp Binaghi, portavoce dell’organizzazione fondata nel 1933 che si prefigge di diminuire gli annegamenti attraverso la prevenzione e i corsi. Il bagno nella natura è molto pericoloso, ha insistito l’addetto stampa: molto meglio ricorrere alle piscine.
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