La presidente di Pro Senectute, la più grande organizzazione svizzera specializzata nelle questioni relative alla vecchiaia, si è espressa a favore dell'innalzamento dell'età pensionabile. Senza riforma, più pensionati saranno a rischio povertà, ritiene Eveline Widmer-Schlumpf.
L'età pensionabile non deve più essere considerata una mucca sacra che non può essere toccata, ha detto in sostanza la ex consigliera federale 63enne in un'intervista pubblicata oggi sui giornali svizzerotedeschi di Tamedia. Il sistema pensionistico attuale - secondo Widmer-Schlumpf - non sarà ben presto più sostenibile finanziariamente. "Abbiamo bisogno urgentemente di soluzioni che puntino a un orizzonte temporale di dieci o più anni", sottolinea.
L'ex ministra della giustizia e delle finanze teme che, senza riforma, sempre meno persone possano vivere della loro pensione e che debbano, per porvi rimedio, cercare un impiego di sostegno. "Ciò significa che queste persone non faranno più volontariato, un'attività che è oggi principalmente svolta dalle persone tra i 65 e i 74 anni". Se questa risorsa dovesse scomparire, si porrebbero altri problemi, per esempio nell'ambito delle cure alle persone anziane.
Nell'intervista Widmer-Schlumpf non ha voluto impegnarsi per un'età pensionabile precisa. "Che la si fissi a 66 o a 67 anni, non ha importanza. Ciò che importa invece è di rendere il sistema flessibile. Un operaio edile, per esempio, non può lavorare quanto un avvocato".
Ingiusto per i giovani
La ex consigliera federale borghese-democratica identifica anche una necessità urgente di riforma del secondo pilastro e chiede che si discuta sulla riduzione del tasso di conversione del capitale di pensionamento. "I pensionati di oggi ricevono prestazioni troppo elevate in rapporto ai loro contributi alla cassa pensione". È ingiusto per i giovani: nel secondo pilastro circa otto miliardi di franchi svizzeri sono trasferiti ogni anno dalla più giovane generazione alla più anziana".
Widmer-Schlumpf ritiene che riforme fondamentali della previdenza vecchiaia siano possibili. "Ma occorre superare un importante meccanismo di rimozione. Non si parla volentieri dell'invecchiamento e di eventuali problemi ad esso legati". D'altra parte la ex consigliera federale sottolinea che i politici "non pensano oltre" una legislatura.
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