I fallimenti aziendali sono fortemente aumentati in Svizzera in gennaio e la stessa evoluzione è stata osservata anche in Ticino: lo indicano i dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B), che mettono anche in luce come si sia attenuata la crescita sul fronte delle nascite di nuove imprese.
In Svizzera 410 ditte hanno chiuso i battenti
Nel primo mese del 2022 le ditte che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 410 a livello elvetico, il 28% in più dello stesso periodo del 2021. Il Ticino presenta la stessa tendenza, facendo segnare un +18% (a 20), mentre si smarcano i Grigioni (-13% a 7). “I prossimi mesi mostreranno se proseguirà il significativo aumento dei casi e se si verificherà la tanto attesa ondata di fallimenti legati al coronavirus”, commentano gli esperti di D&B in un comunicato.
Lacune nell’organizzazione
Ai fallimenti per incapacità a far fronte ai pagamenti vanno poi aggiunti quelli per lacune nell'organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo sale così a 664 (+57%) a livello svizzero, a 54 in Ticino (+35%) e a 16 nei Grigioni (+60%).
C’è anche chi apre
Se diverse aziende devono chiudere, molte aprono i battenti: le nuove iscrizioni nella Confederazione sono state 3812 nel periodo in esame, valore in progressione del 2% su base annua. Ticino (-14% a 140) e Grigioni (-12% a 83) registrano però un calo.
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