Svizzera
Febbre catarrale degli ovini: colpite 5 aziende nel Mendisiotto
© Shutterstock
© Shutterstock
Redazione
un mese fa
La febbre catarrale ovina ha fatto ritorno in Svizzera con nuovi casi in più cantoni. L’IVI ha confermato otto campioni positivi nel Mendrisiotto. La malattia, trasmessa da moscerini, è grave per gli ovini ma non per le persone. Indagini in corso per determinare il sierotipo coinvolto.

"Dal 29 agosto scorso la febbre catarrale ovina (nota anche come malattia della lingua blu) ha fatto la ricomparsa in Svizzera con numerosi casi in più cantoni a Nord delle Alpi", è ciò che si legge in un comunicato del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS). Stando al Dipartimento, ieri pomeriggio il laboratorio dell'Istituto di virologia e immunologia (IVI) dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha validato positivamente otto campioni provenienti da cinque aziende del Mendrisiotto. Si tratta di allevamenti di ovini e di bovini.

Trasmissione e pericolosità

Innanzitutto, la febbre catarrale ovina è una malattia di origine virale che colpisce i ruminanti ma non è pericolosa per le persone. I prodotti a base di latte o carne possono infatti essere consumati senza riserve. "Il virus", si legge nel comunicato, "si trasmette tramite piccoli moscerini (Culicoides) e può provocare sintomi anche gravi come febbre, emorragie, infiammazione delle mucose, edema e zoppia soprattutto negli ovini, con una mortalità che può essere molto elevata a dipendenza del sierotipo coinvolto". Nei bovini invece spesso la malattia ha un decorso più lieve, ma in alcuni casi possono presentarsi sintomi gravi e un calo della produzione di latte.

Il primo rilevamento in Svizzera

"La febbre catarrale ovina è stata rilevata per la prima volta in Svizzera nel 2007", spiega il DDS, "ed è causata del sierotipo 8 (BTV-8) con sintomatologia lieve e bassa mortalità". Ad essere colpiti erano principalmente gli ovini. A suo tempo la Svizzera ha attuato un vasto programma di vaccinazione tra il 2008 e il 2010 e attualmente sono presenti il sierotipo 3 (BTV-3), che può causare sintomatologia grave anche nei bovini e una elevata mortalità, e il sierotipo 8 (BTV-8) che causa apparentemente sintomi più lievi e bassa mortalità.

In Ticino: analisi ancora in corso

"Per quanto riguarda i casi diagnosticati in Ticino", spiega il DSS "le analisi per determinare il sierotipo sono ancora in corso e saranno disponibili verosimilmente ad inizio settimana".

Obbligo di notifica

"In quanto epizoozia da combattere, la febbre catarrale ovina è soggetta all’obbligo di notifica. Se i detentori di animali notano sintomi sospetti, devono immediatamente rivolgersi al loro veterinario di condotta".

Prevenzione

In questo momento le misure di prevenzione consistono nel proteggere gli animali dalle punture di questi piccoli moscerini con l’uso di repellenti e insetticidi topici e la rimozione o copertura dei siti di riproduzione (cumuli di letame e acque stagnanti).