Svizzera
Finanze pubbliche, meglio del previsto in due terzi dei cantoni
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
18 giorni fa
Due terzi dei cantoni - 17 - hanno registrato un risultato migliore del previsto, una tendenza dovuta a entrate elevate, ma la prudenza resta d'obbligo per i prossimi anni. In rosso, anche se meno pesantemente del previsto, ha chiuso il Ticino.

I conti cantonali del 2024 hanno chiuso con un'eccedenza totale superiore al miliardo di franchi. Tuttavia, si tratta di 1,2 miliardi in meno rispetto all'anno precedente. Due terzi dei cantoni - 17 - hanno registrato un risultato migliore del previsto, una tendenza dovuta a entrate elevate, ma la prudenza resta d'obbligo per i prossimi anni. In rosso, anche se meno pesantemente del previsto, ha chiuso il Ticino. Come nell'anno precedente, è a Ginevra che si registra la differenza maggiore rispetto al preventivo: il cantone ha infatti chiuso l'anno in attivo di 541 milioni di franchi, mentre aveva previsto un deficit di 48 milioni. "Si è comunque ancora ben al di sotto dei risultati del 2023", ha dichiarato alla radio RTS la consigliera di Stato ginevrina Nathalie Fontanet, spiegando che più della metà degli introiti aggiuntivi sono legati alle entrate eccezionali degli anni 2022 e 2023. Ma il gettito fiscale delle persone giuridiche torna alla normalità per cui le entrate diminuiranno. Altro cantone in cui l'atteso rosso si è trasformato in chiaro attivo è stato Zurigo che ha chiuso l'anno con un'eccedenza di 150 milioni di franchi, a fronte di un deficit previsto di 319 milioni di franchi.

Undici cantoni in rosso

Una tendenza positiva è stata osservata anche in diversi altri cantoni come per esempio Lucerna che ha registrato un attivo di 293 milioni quando ci si attendeva un disavanzo di 29 milioni o Argovia che ha chiuso il 2024 con un eccedenza di 144 milioni rispetto allo 0 previsto. Lo stesso dicasi per Basilea Campagna (+157 milioni rispetto a -60 milioni a preventivo) o per i Grigioni (+87,7 milioni contro i -50,1 milioni a preventivo). Il Ticino invece ha chiuso nelle cifre rosse - come era atteso - anche se meno pesantemente di quanto preventivato (-71,8 milioni a fronte di -130,8 milioni). Zugo ha superato il preventivo che era di 162 milioni chiudendo i conti con +310,5 milioni. Fra i cantoni romandi, Neuchâtel ha registrato un'eccedenza record di 56,4 milioni contro i 9,5 milioni preventivati. Friburgo ha chiuso in positivo di 1 milione di franchi. Risultato positivo (+0,4 milioni) inferiore alle attese (+9,5 milioni) invece per il Vallese. A chiudere in rosso sono stati undici cantoni tra cui, come già indicato, il Ticino. In particolare, Vaud ha registrato una perdita di 369 milioni di franchi: il buco, superiore di 120 milioni rispetto al preventivo, ha costretto il Consiglio di Stato ad attivare la legge sul risanamento finanziario. Il Giura ha da parte sua segnato un disavanzo di 3,6 milioni di franchi (-3,2 milioni a preventivo).

Disavanzi di eccedenze

Disavanzi invece di eccedenze sono stati registrati a Berna (-11 milioni a fronte di +8 milioni). Gli altri cantoni a chiudere in rosso sono stati Soletta, Uri, San Gallo, Turgovia, Glarona, Appenzello Esterno e Appenzello interno. Interpellato da Keystone-ATS, Ernst Stocker, presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDF), rimane cauto. Prevede che nei prossimi anni i cantoni "saranno sottoposti a una forte pressione sul fronte delle spese, poiché sosterranno il peso principale delle conseguenze del cambiamento demografico sulla sanità e sull'assistenza a lungo termine". La metà dei cantoni prevede cifre rosse per il 2025, afferma il responsabile delle finanze di Zurigo. Ci si aspetta certamente un andamento positivo delle entrate, ma in alcuni casi le spese saranno ancora più elevate, afferma. In particolare, alcuni cantoni dovranno investire in infrastrutture e digitalizzazione.

Risparmi della Confederazione

Fontanet ha anche messo in guardia sulle conseguenze delle misure di risparmio della Confederazione, che si faranno sentire nel 2026 e nel 2027. Si stima che queste costeranno al cantone di Ginevra circa 120 milioni di euro. Tra i fattori che "tendono a pesare sulle finanze cantonali o che comportano rischi per la politica di bilancio", anche il Canton Berna cita gli sforzi di riduzione delle spese e l'evoluzione della politica fiscale a livello federale, come anche un elevato bisogno di investimenti.