In questi giorni Pfister si è chiesto naturalmente se fosse in grado di rappresentare il Centro in seno all'esecutivo, ma si è anche chiesto se l'incarico fosse adatto a lui. Ed è giunto alla conclusione: no. Chi lo conosce meglio sa che non sarebbe un consigliere federale felice. Ama i discorsi, gli piace dibattere e litigare. "Per farlo, ho bisogno di una certa libertà personale", ha detto ancora Pfister. L'ha avuta come presidente del partito, ma non l'avrebbe "certamente più" come consigliere federale. Viola Amherd (Centro) ha annunciato mercoledì scorso le sue dimissioni dal Governo per fine marzo. Il suo successore sarà eletto il prossimo 12 marzo. Dal canto suo, Pfister lascerà la prossima estate la carica di presidente del partito che ricopre dal 2016.
Ci sono ora molte opportunità di carriera
Queste doppie dimissioni rendono la gente un po' nervosa, ha dichiarato ancora Pfister nell'intervista. Ora ci sono improvvisamente molte opportunità di carriera. Come presidente del partito, tuttavia, vuole ancora fare del suo meglio per contribuire a una "competizione equa, trasparente e tranquilla". Ma il tempo stringe. Il successore di Viola Amherd sarà eletto dall'Assemblea federale riunita il 12 marzo. Secondo Pfister, la decisione sulla candidatura o le candidature da presentare sarà probabilmente presa durante la riunione del gruppo parlamentare del 21 febbraio. I candidati designati potranno poi presentarsi davanti alla base in occasione dell'assemblea dei delegati del 22 febbraio prossimo a Visp (VS).