
Dal prossimo 1° settembre, determinate piante alloctone invasive non potranno più essere immesse sul mercato. Lo ha stabilito il Consiglio federale, adottando oggi, in adempimento a una mozione, la modifica dell'ordinanza sull'emissione deliberata nell'ambiente (OEDA). Le specie alloctone invasive possono provocare danni ecologici, economici e sanitari. Ciononostante, finora la vendita di numerose di queste era possibile, sottolinea il governo in una nota.
La modifica di legge
La modifica dell'OEDA vieta la consegna a terzi (che sia tramite vendita, dono o importazione) di varie piante, tra cui la Buddleja, il lauroceraso o la Paulownia. Quelle già presenti nei giardini non sono interessate dall'interdizione. Inoltre, viene ampliato il cosiddetto divieto di utilizzazione sancito nell'ordinanza. Esso stabilisce che, in linea di principio, determinate piante alloctone invasive non possono più essere utilizzate nell'ambiente, ossia non possono essere immesse sul mercato, piantate o riprodotte. Si tratta in particolare dell'ailanto e della liana rampicante Kudzu. Infine, sarà possibile procedere anche a controlli alle frontiere. Fatte salve queste ispezioni, l'esecuzione dei divieti è di competenza cantonale.