Natura
Gli eventi estremi hanno messo a dura prova il bosco svizzero
© Markus Bolliger
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È quanto emerge dal rapporto forestale 2025, che ha raccolto i risultati delle osservazioni degli ultimi dieci anni. Per preservare a lungo termine un ecosistema forestale sano, sono necessarie specie arboree più resistenti al cambiamento climatico e agli organismi nocivi.

Negli ultimi dieci anni, la foresta svizzera ha sofferto molto a causa di eventi estremi come calore, siccità, tempeste e parassiti. Ora è sotto pressione, se non in uno stato critico in alcuni luoghi, secondo il Rapporto sulle foreste 2025 pubblicato oggi. Secondo tale documento, presentato alla stampa a Jentes, vicino a Morat (FR), dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e dall'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), gli eventi meteorologici estremi sono stati più numerosi nel corso degli ultimi dieci anni, in particolare a causa dei cambiamenti climatici.

Stato del bosco critico in alcune regioni

In alcune regioni, soprattutto nel Giura, lo stato del bosco è considerato "critico", hanno indicato gli autori di questo rapporto, redatto ogni dieci anni. Per continuare a svolgere le sue funzioni a favore dell'uomo e dell'ambiente, la foresta deve essere adattata ai cambiamenti climatici. Sono per esempio necessarie specie arboree più resistenti al cambiamento climatico e agli organismi nocivi. Inoltre, la gestione forestale deve promuovere la diversità delle strutture, ad esempio scegliendo specie arboree idonee alle condizioni climatiche attese in futuro o effettuando interventi di rinnovazione.

Aumentata la biodiversità

Un aspetto positivo riguarda la biodiversità nel bosco, che è leggermente migliorata, con un aumento del numero di uccelli forestali, molluschi e muschi. Tempeste e siccità producono più legno morto, essenziale per molte specie e spesso non raccolto dai proprietari.