Grigioni
"Gli inquirenti non hanno mai cercato gli assassini", chiesto il riesame di un rogo scoppiato nel 1989
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Keystone-ats
4 ore fa
Quattro persone di origine tamil, tra cui due bambini, morirono in un incendio di un centro per richiedenti asilo a Coira. Una recente inchiesta ha scoperto che il rogo fu provocato da estremisti di destra. Ora il PS grigionese chiede di riaprire il caso.

Il 2 luglio 1989 a Coira, in un incendio di un centro per richiedenti asilo, morirono quattro persone di origine tamil, tra cui due fratellini di nove e dieci anni. Una recente inchiesta di "Das Magazin" ha rilevato che il rogo fu provocato da estremisti di destra. Il PS grigionese intende ora domandare un riesame dei fatti, mentre un consigliere comunale di Coira chiede la posa di una targa commemorativa. La richiesta di tale riesame verrà inoltrata nel corso della sessione di febbraio del Gran Consiglio retico, indica in una nota odierna la frazione del Partito socialista (PS) grigionese.

Estremisti di destra

Nell'incendio, avvenuto in Alexanderstrasse a Coira, persero la vita quattro tamil che si erano riuniti per ricordare un parente morto in Sri Lanka. I due bambini periti nell'incendio si trovavano in visita da parenti con la sorellina, di allora sei anni, spiega un servizio del telegiornale Rundschau della SRF, messo in onda due anni e mezzo dopo i fatti. Nelle scorse settimane, la vicenda è tornata alla ribalta in seguito a un'inchiesta di "Das Magazin", che appura che si trattò di un gesto volontario perpetrato da neonazisti. "Gli inquirenti però non hanno mai cercato gli assassini", si legge sulle pagine del supplemento che ogni sabato accompagna Tages-Anzeiger, Basler Zeitung, Berner Zeitung e Bund. Una critica che torna a più riprese, nonostante allora ci fossero indizi che andavano in tal senso. Nell'aprile del 1990 le autorità retiche avevano deciso di chiudere l'istruttoria penale. I genitori dei due bambini periti nell'incendio avevano sporto denuncia contro l'archiviazione della vicenda e avevano rimproverato alla giustizia di non essere stata abbastanza attiva, in particolare nelle ricerche in direzione degli ambienti di estrema destra.

Targa commemorativa

Giovedì scorso il consigliere comunale di Coira Kiran Trost (PS) ha inoltrato un atto parlamentare per installare una targa commemorativa per le vittime. "Il reato in sé è caduto in prescrizione, ma Coira dovrebbe assumersi la responsabilità storica come città, come società multiculturale e come autorità politica", afferma Trost, citato in un articolo del Tages-Anzeiger. Già nel marzo dello scorso anno, un altro consigliere comunale di Coira del PS aveva cercato di far approvare una tale targa commemorativa, si legge ancora sulle pagine del quotidiano svizzerotedesco. L'amministrazione comunale aveva però respinto la sua richiesta sostenendo che avrebbe potuto suscitare ulteriori domande analoghe. Bisognerà attendere per vedere se alla luce delle recenti scoperte vi sarà un riesame della vicenda e se la posa della targa commemorativa verrà approvata.