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Gli USA limitano l'accesso ai chip per l'IA alla Svizzera
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Keystone-ats
21 ore fa
Una decisione che non va giù al consigliere federale Guy Parmelin, come si legge sull'edizione odierna della "NZZ am Sonntag".

Gli Stati Uniti hanno escluso la Svizzera dai Paesi ai quali concedere accesso illimitato ai chip per l'intelligenza artificiale. Una decisione che non va giù al consigliere federale Guy Parmelin, come si legge sull'edizione odierna della "NZZ am Sonntag". In Svizzera, questi chip sono ampiamente utilizzati nella ricerca accademica, ma anche da molte aziende. In un'intervista concessa al domenicale svizzerotedesco, Parmelin spiega che la Confederazione ora si trova in un secondo gruppo: ciò significa che continuerà a riceverli, ma le importazioni saranno limitate. "Questa categorizzazione è difficile da capire", ha continuato il ministro dell'economia. Ad esempio, il Politecnico federale di Zurigo utilizzerebbe questi chip per produrre innovazioni importanti per gli americani. "Sarebbe un autogol per gli Usa", afferma quindi il vodese.

Discussioni con Washington

La questione è oggetto di discussioni in corso con Washington. L'obiettivo è quello di promuovere la Svizzera nel gruppo dei Paesi con accesso illimitato. Attualmente, tale privilegio è consentito solo a 18 alleati fidati. Nella lista vi sono Stati Ue come Italia, Francia e Germania, ma anche per esempio Australia, Canada e Giappone. Il motivo dell'esclusione di Berna non è ancora chiaro: "Dobbiamo prima capire le ragioni di questa scelta. Si tratta di problemi di sicurezza? È un desiderio di rallentare lo sviluppo in Svizzera?", si chiede Parmelin. I potenti chip per computer sono prodotti esclusivamente da aziende a stelle e strisce. L'obiettivo principale della misura è bloccare l'accesso a questa tecnologia all'avanguardia ai rivali, in particolare alla Cina. Gli Usa non stanno solo cercando di frenare le esportazioni, ma anche di impedire alle aziende del Dragone di aggirare le restrizioni creando filiali all'estero.