Davos
Greenpeace contro il WEF: "Arrivano in jet privato e parlano di clima"
Keystone-ats
2 anni fa
Stando all'organizzazione ambientalista, che ha commissionato uno studio sui movimenti aerei, un partecipante su 10 ha raggiunto Davos con un velivolo privato, anche solo per percorrere brevi distanze.

Volare con il jet privato a Davos per poi discutere di ambiente e di socialità: Greenpeace mette alla berlina quella che ritiene l'ipocrisia ecologica del Forum economico mondiale (WEF). Basandosi su uno studio commissionato alla società di consulenza olandese CE Delft, che ha analizzato in dettaglio i movimenti aerei degli aeroporti vicino a Davos nella settimana dell'ultima edizione dell'evento (maggio 2022), l'organizzazione ambientalista arriva alla conclusione che un partecipante su dieci ha raggiunto la località alpina facendo ricorso a un velivolo privato. Non solo: il 53% dei voli in questione era di una distanza inferiore a 750 chilometri e il 6% di meno di 100 chilometri. Uno era di soli 21 chilometri, da Friedrichshafen (D) ad Altenrhein (SG): in pratica si è trattato di passare dalla sponda tedesca a quella elvetica del lago di Costanza.

Le emissioni causate dai jet privati

In base alla ricerca, da soli i jet privati che hanno portato le personalità al forum hanno causato 9700 tonnellate di emissioni di CO2, vale a dire l'equivalente di quanto 350'000 vetture inquinano in una settimana. E fra i paesi da cui arrivano più persone in aereo figurano la Germania, la Francia e l'Italia. "I ricchi e i potenti accorrono a Davos per discutere di clima e disuguaglianza; per farlo, utilizzano il mezzo di trasporto più inquinante al mondo, il jet privato", commenta Klara Maria Schenk, esperta della campagna di mobilità europea di Greenpeace, citata in un comunicato diffuso  dall'organismo. "Allo stesso tempo, l'Europa sta vivendo il gennaio più caldo mai registrato e molte persone stanno lottando con eventi meteorologici estremi, esacerbati dalla crisi climatica".

In contrasto con gli obiettivi del WEF

E dire che "l'obiettivo autodichiarato dai ricchi e potenti è quello di combattere il cambiamento climatico e le altre crisi attuali con un'azione collettiva e coraggiosa", conclude Greenpeace, citando ironicamente gli obiettivi del forum. L'incontro annuale del WEF è in programma la prossima settimana, dal 16 al 20 gennaio; sono attesi 2700 rappresentanti di 130 paesi, fra cui 52 capi di stato o di governo.

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