Il Controllo federale delle finanze (CDF) ha riscontrato importanti rischi nella gestione dei dati degli assicurati malattia e infortuni. In un rapporto chiede miglioramenti all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). “Il CDF ha constatato che nei campi della sicurezza e dell’utilizzo non conforme dei dati individuali degli assicurati sussistono rischi significativi”, si legge in un rapporto pubblicato oggi.
Il CDF è dell’avviso che servono chiarimenti soprattutto per quanto riguarda il ruolo dell’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT). Lo scambio tra UFSP e quest’ultimo va “regolamentato in maniera sostanziale”. In linea di principio il rapporto dà buoni voti all’UFSP, responsabile della sorveglianza delle assicurazioni malattia, infortuni e militare: la vigilanza da esso esercitata “è conforme alla legge”. Essa è fondata in gran parte su un approccio basato sui rischi e su un coordinamento interno sistematico.
Il CDF propone tuttavia di rafforzare il controllo sull’utilizzo del contributo federale alla riduzione individuale dei premi: in base alla legge esso viene pagato dai Cantoni, ma questi ricevono per questo scopo anche denaro dalla Confederazione. Lo scorso anno Berna ha speso circa 2,9 miliardi di franchi per la riduzione dei premi. Secondo il CDF, la sorveglianza sull’uso dei fondi federali “è troppo poco vincolante”, pertanto chiede che i Cantoni forniscano alla Confederazione una “prova esplicita” di aver rispettato i criteri per l’utilizzo del denaro. Stando all’articolo 25 della Legge federale sugli aiuti finanziari e le indennità (LSu), in materia di riduzione dei premi la vigilanza spetta all’UFSP; ciò va considerato in particolare anche in relazione alla prassi talvolta restrittiva dei Cantoni nell’attribuzione dei sostegni.
Alla fine del 2019 l’UFSP ha sorvegliato 57 assicuratori malattia con un volume dei premi pari a 32,2 miliardi di franchi. Si aggiungono 27 assicuratori infortuni con premi per 5 miliardi. Infine l’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) si occupa per conto della Confederazione dell’assicurazione militare; i premi di quest’ultima ammontavano due anni fa a 178 milioni di franchi.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata