Il dato
I lavoratori svizzeri sono sempre più vecchi
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Ats
3 giorni fa
Il tasso di attività degli ultracinquantacinquenni è aumentato di oltre sei punti percentuali, raggiungendo il 77,8%. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica.

Negli ultimi dieci anni, la forza lavoro svizzera è invecchiata: dal 2014 al 2024 l'età media delle persone attive è passata da 41,2 a 42,3 anni. Un dato che non sorprende se si guarda al crescente numero di ultracinquantacinquenni ancora saldamente inseriti nel mercato del lavoro. Il loro tasso di attività è aumentato di oltre sei punti percentuali, raggiungendo il 77,8%. È quanto emerge dai dati della rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera pubblicata oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST). Le cifre mostrano come la partecipazione lavorativa nella fascia tra i 55 e i 64 anni sia aumentata soprattutto tra le donne. La crescita è netta anche in termini di equivalenti a tempo pieno. Il divario tra uomini e donne rimane tuttavia ancora marcato: il tasso di attività delle lavoratrici resta sensibilmente più basso a causa della maggiore diffusione del part-time.

Alcune cifre

Parallelamente, si osserva una tenuta anche nella fascia dai 65 ai 74 anni: quasi un uomo su quattro e una donna su sette sono ancora attivi, essenzialmente a tempo parziale. L'UST riferisce anche un dato relativo all'invecchiamento della popolazione. Il rapporto tra pensionati e attivi è passato da 33,7 a 37,4 in dieci anni. Nel 2024, l'età media d'uscita dal mercato del lavoro si è attestata a 65 anni (uomini: 65,3; donne: 64,7 anni), stabile rispetto a dieci anni fa, ma con qualche oscillazione postpandemica. L'agricoltura e la selvicoltura rimangono i settori più "anziani", mentre i servizi di alloggio e di ristorazione quelli più giovani. E i lavoratori indipendenti, in media quasi 50enni, confermano di restare attivi più a lungo rispetto ai dipendenti.

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