I negoziati in corso tra la Svizzera e l'Unione europea sono in una fase delicata, ha dichiarato oggi a Bruxelles un portavoce della Commissione. I colloqui proseguono e sono "molto intensi". Oggi anche il Consiglio federale, riunitosi a Berna, ha fatto il punto sul dossier UE. I negoziati dovrebbero concludersi nel corso della prossima settimana, ha appreso l'agenzia Keystone-ATS da diverse fonti diplomatiche a Bruxelles. Queste confermano una precedente notizia dei giornali del gruppo CH-Media, secondo cui tutto sarebbe stato chiarito, tranne il contributo di coesione. La questione dell'importo del contributo dovrà essere concordata a livello politico, cioè tra il commissario europeo Maros Sefcovic e il ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis. La Commissione UE non ha voluto commentare questa settimana un possibile scambio di opinioni tra i due politici. Stando a quanto è stato riferito, sarebbero state chiarite le questioni controverse di una clausola di salvaguardia sulla libera circolazione delle persone o nel settore dell'elettricità. Tuttavia, un diplomatico dell'UE è rimasto cauto e ha aggiunto: "nulla è concordato finché non è tutto concordato".

Martedì prossimo, in occasione di una riunione ministeriale, la Commissione europea informerà i Paesi membri dell'UE sullo stato delle trattative. I Paesi membri non sono tenuti ad approvare l'accordo negoziato. L'eventuale firma del testo è interamente di competenza della Commissione. Da parte svizzera, il Consiglio federale deve dare il suo consenso all'intesa. Secondo un diplomatico dell'UE, ciò potrebbe avvenire alla fine della prossima settimana in occasione dell'ultima seduta ordinaria del Governo, prevista per venerdì 20 dicembre. Stando a diversi media, la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen si recherà a Berna per incontrare la presidente della Confederazione Viola Amherd e concludere formalmente i negoziati. Anche le informazioni a disposizione di Keystone-ATS fanno pensare a a un possibile incontro, che dovrebbe avvenire prima di Natale. Nulla è però stato confermato ufficialmente, né dalla Confederazione né dalla Commissione europea.