Nella seduta del 13 dicembre 2024 il Consiglio federale ha adottato il messaggio sulla modifica della legge federale concernente il conferimento del carattere obbligatorio generale al contratto collettivo di lavoro (LOCCL). La modifica introdurrebbe la possibilità di dichiarare generalmente obbligatori i salari minimi dei CCL anche se sono inferiori a quelli fissati nelle leggi cantonali. Attualmente un CCL può essere dichiarato di obbligatorietà generale solo se non è contrario al diritto federale o cantonale. Di conseguenza, oggi i salari minimi fissati in un CCL non possono essere dichiarati di obbligatorietà generale se sono inferiori ai salari minimi stabiliti dalle leggi cantonali.
La mozione del 2022
Tale situazione è all'origine di una mozione, adottata dal parlamento nel 2022, del "senatore" Erich Ettlin (Centro/OW) il quale, allo scopo di "proteggere" il partenariato sociale, ha chiesto una modifica di legge che desse la priorità ai salari minimi dei CCL di obbligatorietà generale. Il Consiglio federale propone una modifica della LOCCL che introduce la possibilità di dichiarare generalmente obbligatori i salari minimi dei CCL anche se sono inferiori a quelli fissati nelle leggi cantonali. Nel messaggio dimostra tuttavia che una tale modifica contravviene a vari principi dell'ordinamento giuridico svizzero. È ad esempio contraria al principio della ripartizione delle competenze tra Confederazione e Cantoni, in quanto la competenza di adottare i salari minimi in materia di politica sociale spetta a questi ultimi. L'Esecutivo raccomanda quindi, come nell'avamprogetto posto in consultazione, di respingere la modifica. Alla luce dei risultati della procedura di consultazione e dell'opposizione della grande maggioranza dei Cantoni, che ribadiscono la loro competenza costituzionale di emanare salari minimi come misura di politica sociale, il Consiglio federale non ha adattato l'avamprogetto posto in consultazione.