
Nel 2024 l’indice svizzero dei salari nominali ha registrato un aumento medio dell’1,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 104,2 punti. Secondo i calcoli dell’Ufficio federale di statistica (UST), con un’inflazione annua media pari al +1,1% (trainata principalmente dall'incremento degli affitti e dei costi dell'elettricità) i salari reali sono cresciuti dello 0,7%, attestandosi a 97,6 punti. Il potere d'acquisto dei salari, risultato dall'adeguamento dei salari nominali all'inflazione, è dunque tornato a crescere dopo tre anni consecutivi di calo ( -0,4% nel 2023 e -1.9% nel 2022).
Il settore secondario
I salari nominali del settore industriale sono cresciuti in media dell'1,5%, leggermente meno rispetto a quanto successo nell'economia svizzera complessiva (+1,8%). L'andamento dei salari varia notevolmente da un ramo all'altro del settore secondario, con aumenti compresi tra il +0,8 e il +4,9%.Le progressioni maggiori sono state registrate nella divisione delle industrie della gomma, della plastica e dei prodotti minerali non metalliferi (+4,9%), nella divisione delle altre attività manifatturiere e in quella della riparazione, manutenzione e installazione (+3,4%). Anche le divisioni economiche del legno, della carta e della stampa hanno registrato un aumento significativo (+2,3%). In altri rami, invece, la crescita dei salari è stata più moderata, in particolare nella sezione delle costruzioni e nella divisione della fabbricazione di prodotti in metallo, dove gli aumenti sono stati pari allo 0,8%.
Il settore terziario
Nel settore dei servizi, la crescita dei salari nominali è stata leggermente superiore a quella del settore dell'industria, con un aumento medio dell'1,9%. Tuttavia, anche in questo caso l'andamento dei salari varia notevolmente da un ramo all'altro, con aumenti che vanno dal -0,4 al +3,0%. La sezione dei servizi di alloggio e ristorazione nonché quella del commercio hanno segnato un aumento dell'1,9%. Le progressioni maggiori sono state registrate per la sezione delle attività per la salute umana, l'assistenza medico-residenziale e l'assistenza sociale (+3,0%), nella divisione dei servizi postali e delle attività di corriere (+3,0%), e nelle sezioni delle assicurazioni (+2,5%) e dell'amministrazione pubblica (+2,5%). I salari nominali sono invece rimasti stabili nelle sezioni delle attività editoriali, della distribuzione di contenuti, delle telecomunicazioni e delle attività informatiche (+0,4%) mentre sono addirittura leggermente diminuiti nella sezione economica delle attività amministrative e di servizi di supporto (- 0,4%).