Diplomazia
Ignazio Cassis a Roma incontra il ministro italiano dell'economia e delle finanze
© X - Ignazio Cassis
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Keystone-ats
8 ore fa
Il consigliere federale e Giancarlo Giorgetti hanno parlato di mercato del lavoro, fiscalità e innovazione.

Nel suo secondo giorno di visita a Roma, Ignazio Cassis ha incontrato oggi il ministro dell'economia e delle finanze italiano Giancarlo Giorgetti, con il quale ha trattato in particolare temi relativi al mercato del lavoro, alla fiscalità e all'innovazione. Il ministro degli esteri svizzero era accompagnato da una delegazione del Canton Ticino, "attore fondamentale per le relazioni transfrontaliere", scrive il Dipartimento federale degli affari esteri su X. "Questo incontro ha permesso di consolidare ulteriormente la dinamica positiva instauratasi negli ultimi anni e manifestatasi nella conclusione di numerosi accordi e scambi commerciali che superano ormai il miliardo di franchi alla settimana", aggiunge il DFAE in un comunicato diramato nel tardo pomeriggio. Cassis e Giorgetti si erano incontrati l'ultima volta nell'aprile del 2023, un anno caratterizzato tra le altre cose dall'entrata in vigore dell'accordo bilaterale relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri e l'uscita della Svizzera dalla lista nera italiana concernente l'imposizione delle persone fisiche.

 Oggi Cassis ha avuto, sempre a Roma, anche scambi di opinioni con il direttore generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), Qu Dongyu, e con il presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (FISA), Alvaro Lario. Nei colloqui con Dongyu, Cassis ha sottolineato come "la sicurezza alimentare nel mondo sia una priorità per la Svizzera". "Non sorprende quindi che la Confederazione abbia incluso la sicurezza alimentare tra le tre priorità del Vertice di pace sull'Ucraina tenutosi a giugno al Bürgenstock (NW), ha aggiunto il Ticinese, precisando che "nella dichiarazione finale, 95 nazioni hanno condannato con forza gli attacchi alle navi mercantili, ai porti commerciali e alle infrastrutture civili, ribadendo che il cibo non deve mai diventare un'arma di guerra". I colloqui si sono concentrati anche sugli investimenti nel settore privato locale per un approvvigionamento sostenibile di cibo e acqua, conclude il DFAE.