L'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh preoccupa "enormemente" il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis. Da Parigi, dove si trova in visita agli atleti svizzeri, Cassis ha invitato alla moderazione, temendo un'escalation. "Sostenere i nostri atleti non mi impedisce di seguire gli sviluppi nel mondo", ha detto il consigliere federale oggi dalla Casa Svizzera nei giardini dell'ambasciata a Parigi. Questo assassinio aumenta il rischio di un'escalation, ma si inserisce nella strategia di Israele di eliminare Hamas.
"L'uccisione in territorio iraniano preoccupa ancora di più"
"Farlo in Iran, il quartier generale di tutto ciò che sta accadendo a Hezbollah e a Gaza, mi preoccupa ancora di più. Significa un'estensione della regionalizzazione del conflitto", ha proseguito il ticinese davanti alla stampa. "Ovviamente ci si aspetta che tutti coloro che sono vicini all'Iran si muovano. Ma li invito a non farlo". Ignazio Cassis ha invitato alla moderazione. "Sappiamo come inizia, ma non come finisce", ha detto il consigliere federale, sottolineando il rischio di un "impatto non solo regionale". Dall'inizio del conflitto, la Svizzera ha costantemente chiesto una de-escalation e ha fatto tutto il possibile per ottenerla, ma la situazione è sempre più tesa e questo crea molta preoccupazione, ha osservato ancora il ticinese. Stiamo lavorando giorno e notte nell'ombra, con azioni di “soft power” in un mondo che agisce con “hard power”.