
Il Consiglio federale invecchierà leggermente con l'arrivo di Beat Jans. Il 1° gennaio, l'età media passerà da 59 anni e sei mesi a 60 anni e sette mesi. L'equilibrio di genere invece sarà mantenuto.
L'età dei consiglieri federali
Guy Parmelin avrà 64 anni, Ignazio Cassis 62, Viola Amherd 61 e Karin Keller-Sutter festeggerà il suo 60esimo compleanno il 22 dicembre. Alain Berset, membro uscente, ne ha compiuti 51. L'anno scorso, con l'arrivo di Albert Rösti (attualmente 56 anni) e di Elisabeth Baume-Schneider (60 anni il 24 dicembre), l'età media del collegio si era abbassata. Tre anni fa, con l'elezione di Karin Keller-Sutter e Viola Amherd, l'età media era passata da 61 anni e poco più di sei settimane a 58 anni e circa tre mesi e mezzo.
I consiglieri federali più giovani
Alain Berset, eletto nel 2011 all'età di 39 anni, è uno dei consiglieri federali più giovani della storia. Dal 1945, solo Ruth Metzler ha fatto meglio: aveva 34 anni quando è stata eletta nel 1999. Il record assoluto appartiene a Numa Droz, eletto nel 1875, quando aveva 31 anni. Nel XIX secolo, non era raro che un uomo di trent'anni venisse eletto in Consiglio federale. Ad eccezione di Ruth Metzler e Marcel Pilet-Golaz, le dieci persone più giovani entrate nell'esecutivo federale sono state elette prima del 1900.
Ristabilito un rapporto più classico germanofoni/latini
Per quanto riguarda il rapporto tra regioni regioni linguistiche, con la sostituzione del friburghese francofono Alain Berset da parte del basilese Beat Jans, in governo siederanno quattro germanofoni, due francofoni e un italofono. L'anno scorso, l'elezione della consigliera agli Stati Elisabeth Baume-Schneider (PS/JU) ha temporaneamente sconvolto i rapporti di forza tra idiomi. Il quadro non era comunque inedito. Una situazione simile si era infatti verificata nel 1917. Il ginevrino Gustave Ador sostituì il sangallese Arthur Hoffmann. Simultaneamente in governo c'erano il vodese Camille Decoppet, il ticinese Giuseppe Motta e il grigionese Felix-Louis Calonder, primo e unico romanciofono che abbia mai seduto in Consiglio federale. Il seggio tornò ad essere occupato da uno svizzero tedesco nel 1920. Dal 1999, la Costituzione prevede una rappresentanza appropriata delle regioni e delle comunità linguistiche. Da un punto di vista puramente aritmetico, un terzo del collegio governativo dovrebbe provenire dalla Svizzera francese, italiana e romancia, ossia 2,3 ministri.
Cantoni diversamente rappresentati in governo
Basilea Città non era più rappresentata in Consiglio federale da 50 anni. L'ultimo consigliere federale proveniente dal cantone è stato Hans-Peter Tschudi, dal 1959 al 1973. Dal 1848, Basilea Città ha avuto un solo altro consigliere federale, Ernst Brenner, dal 1897 al 1911. Quattro cantoni, e tra questi pressoché tutti quelli all'origine della Confederazione, non hanno mai avuto un rappresentante in governo: Uri, Svitto, Nidvaldo e Sciaffusa.