Stupefacenti
"Il consumo di canapa va legalizzato, ma solo per gli adulti e a certe condizioni"
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
15 ore fa
È quanto si propone un progetto preliminare di legge, che sarà inviato in consultazione probabilmente dopo l'estate, adottato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) per 14 voti a 9 e 2 astensioni. L'obiettivo? Sradicare il mercato nero e salvaguardare la salute di fumatori e non fumatori.

Il consumo di canapa in Svizzera dovrebbe essere possibile per i soli adulti, ma nel rispetto di condizioni rigorose. L'obiettivo? Sradicare il mercato nero e salvaguardare la salute di fumatori e non fumatori. È quanto si propone un progetto preliminare di legge, che sarà inviato in consultazione probabilmente dopo l'estate, adottato dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) per 14 voti a 9 e 2 astensioni. Una minoranza, sottolinea una nota odierna dei servizi parlamentari, respinge la legge: l'abrogazione del divieto della canapa a uso non medico darebbe infatti a suo parere un segnale completamente sbagliato. Introducendo una regolamentazione, la popolazione e i giovani intenderebbero la canapa come una merce normale. Ciò favorirebbe il suo consumo impedendo un'efficace protezione dei giovani.

Situazione insoddisfacente

Il consumo di canapa, che secondo la commissione rimane uno stupefacente che nuoce alla salute, è ormai una realtà sociale. Secondo l'indagine sulla salute in Svizzera 2022, spiega il comunicato, il 4% delle persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni ha consumato canapa nell'ultimo mese. A fronte di questo uso diffuso, tuttavia, "oggigiorno sono vietati la coltivazione, la produzione, il commercio e il consumo di canapa a uso non medico", precisa la nota. A livello legale, il consumo da parte degli adulti è punito con una multa disciplinare, mentre il possesso di una piccola quantità non costituisce reato. Inoltre, dal 2023 le persone che già ne consumano possono acquistare canapa in modo controllato nel quadro di sperimentazioni pilota limitate nel tempo. Tuttavia, precisa il comunicato, "la stragrande maggioranza dei consumatori si approvvigiona sul mercato nero".

Accesso regolamentato

L'attuale situazione, per la CSSS-N, è insoddisfacente e l'approccio proibitivo un errore. A suo parere, un accesso alla canapa regolamentato in modo rigoroso con un mercato controllato consente di proteggere meglio la salute pubblica, rafforzare la protezione dei giovani e aumentare la sicurezza. In questo modo, secondo la maggioranza della commissione, sarebbe possibile raggiungere in modo più efficace i consumatori con messaggi di prevenzione e reindirizzarli verso forme di consumo meno nocive. La popolazione potrebbe essere meglio protetta dagli effetti nocivi del consumo di simili prodotti e i giovani verrebbero scoraggiati. L'obiettivo è arginare il mercato nero.

Obiettivi generali

Per la commissione, la futura legge dovrà regolare la coltivazione, la produzione e il commercio della canapa senza promuoverne il consumo, tenendo conto della salute pubblica. Mentre rimane vietata la consegna e la vendita ai minorenni, gli adulti che vivono in Svizzera dovrebbero poter coltivare, comprare, possedere e consumare canapa, applicando tuttavia le norme sulla protezione dal fumo passivo.

Coltivazione

Andrebbe inoltre permessa la coltivazione di massimo tre piante femminili in fase di fioritura per l'auto-approvvigionamento, condizione valida sia in spazi privati e pubblici. Consentita anche una produzione commerciale orientata al guadagno nel rispetto tuttavia di requisiti rigorosi, purché coltivatori e produttori ottengano un'autorizzazione dalla Confederazione. Per scopi specifici sarebbe anche possibile autorizzare l'importazione o l'esportazione.

Qualità e vendita

I prodotti a base di canapa, la cui qualità deve sottostare a requisiti rigorosi, andrebbero imballati in modo neutrale, senza elementi riconducibili a una marca, con avvertenze e foglietto illustrativo nonché in modo da tutelare i bambini. La vendita dovrebbe inoltre sottostare a un monopolio statale. Tali prodotti dovrebbero venir acquistati da un numero limitato di centri di vendita concessionari nonché presso l'unico commerciante concessionario per la vendita online. La vendita non dovrà orientarsi al guadagno; eventuali utili andranno investiti nella prevenzione, nella riduzione dei danni e nell'aiuto contro le dipendenze (politica dei quattro pilastri). I Cantoni, nelle intenzioni della commissione, dovranno attribuire concessioni per il commercio al dettaglio, mentre la Confederazione potrà rilasciare la concessione per il commercio online. L'offerta deve anche contenere prodotti non fumabili e prodotti a basso tenore di THC, per consentire un consumo a rischio inferiore.

Tracciamento, pubblicità e tasse

L'intera catena di approvvigionamento andrebbe sorvegliata mediante un sistema digitale di tracciamento, stando alla commissione, che propone anche di introdurre un divieto generale di pubblicità per i prodotti della canapa, ma anche per i semi e le talee nonché per i relativi accessori. Infine, sui tali prodotti andrebbe prelevata una tassa d'incentivazione - commisurata al tenore di THC e alle forme di consumo - volta a limitarne il consumo e a promuoverne forme meno rischiose. I proventi verrebbero ridistribuiti per il tramite dell'assicurazione contro le malattie, previa deduzione dei costi generali d'attuazione da parte della Confederazione. Ai Cantoni va data la possibilità di riscuotere una tassa di vigilanza nonché emolumenti.