Svizzera
Il deputato Andreas Glarner può essere definito "estremista di destra"
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
3 giorni fa
L'espressione incriminata è stata utilizzata nel dicembre del 2022 in un post su X dal giornalista Hansi Voigt, che è stato assolto dall'accusa di ingiuria e diffamazione.

Il consigliere nazionale dell'UDC Andreas Glarner può essere definito, a seconda del contesto generale, un "estremista di destra strampalato". Lo ha stabilito il Tribunale cantonale argoviese, che oggi ha assolto l'ex giornalista Hansi Voigt dall'accusa di ingiuria e diffamazione in relazione a un messaggio su Twitter.

Perché questa decisione

Nelle motivazioni orali della sentenza, la presidente della Corte ha sottolineato che nel dibattito politico i delitti contro l'onore andrebbero presi in considerazione con molta moderazione. La libertà di espressione comporta infatti la possibilità di esporsi a critiche pubbliche e talvolta anche feroci. Pur non arrivando a un verdetto unanime - con uno dei tre giudici ha considerato l'affermazione penalmente rilevante -, il Tribunale è arrivato alla conclusione che a un lettore medio e non di parte, l'espressione "Gaga-Rechstextremist" (questo l'epiteto in tedesco) non dava l'impressione che il consigliere nazionale dell'UDC fosse antidemocratico o violento o avesse simpatie per il nazionalsocialismo. Si trattava invece di una categorizzazione netta e precisa all'interno dello spettro politico.

Il caso

L'espressione incriminata è stata utilizzata nel dicembre del 2022 in un post su Twitter (oggi X) da Hansi Voigt, già caporedattore di "20 Minuten" online, nonché co-fondatore del portale di notizie Watson, per commentare una richiesta del consigliere nazionale UDC di chiudere le frontiere.

Glarner: “Denigrato come un ‘nazista’"

In tribunale Glarner, che è anche presidente dell'UDC del canton Argovia, ha spiegato di non poter accettare il termine. "Quando si pensa a un estremista di destra, si pensa subito a un nazista", ha dichiarato, precisando di sentirsi di casa nel campo democratico. Sia il suo rappresentante legale che la pubblica accusa hanno sottolineato come l'accusa di essere un estremista sia senza dubbio in grado di danneggiare la reputazione di una persona. Quell'etichetta ha in effetti avuto un effetto negativo sulla sua vita professionale e privata, ha aggiunto Glarner.

"Non nazista, ma estremista"

Glarner non è un nazista, ha sottolineato da parte sua Hansi Voigt in tribunale. "Ma non è nemmeno un qualsivoglia esponente dell'UDC, bensì un membro estremo dl partito". Un estremista è qualcuno che usa la violenza per raggiungere i propri obiettivi. E Glarner usa ripetutamente la violenza digitale, ad esempio pubblicando su internet i numeri di telefono delle persone che non gli piacciono ed esponendole alla gogna pubblica. Voigt non ritiene di aver insultato Glarner con il suo tweet, ma di essersi limitato a considerare le sue idee politiche sulla chiusura delle frontiere come "strampalate" ("Gaga" in tedesco) e a precisare la sua posizione sullo scacchiere politico.

Probabile un ricorso

La procura di Muri-Bremgarten aveva inizialmente condannato l'ex giornalista con un decreto d'accusa a una pena pecuniaria con la condizionale di 40 aliquote giornaliere da 200 franchi e a una multa di 1’000 franchi per ingiuria e diffamazione. In seguito a un ricorso, nel febbraio 2024 il Tribunale distrettuale di Bremgarten ha assolto Voigt, stabilendo - come ha fatto ora la Corte d'appello - che si era trattato di un epiteto severo ma ammissibile nel contesto politico. La sentenza di secondo grado non è definitiva e Glarner ha già annunciato l'intenzione di portare il caso davanti al Tribunale federale (TF).