Vaud
Il "Glacier 3000" di Mario Botta riapre i battenti con alcune novità ecosostenibili
https://www.glacier3000.ch
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Redazione
8 ore fa
La nuova struttura è stata inaugurata stamattina dopo che un rogo aveva distrutto i due piani superiori nella notte tra il 18 e il 19 settembre 2022. Sono stati aggiunti 600 pannelli solari e una tecnologia che permetterà di recuperare il calore sprigionato nelle varie attività del ristorante per produrre acqua calda.

È stato inaugurato ufficialmente questa mattina il nuovo Glacier 3000, il resort realizzato dall’architetto ticinese Mario Botta nel comprensorio sciistico di Les Diablerets, nel Canton Vaud. La struttura - già in origine firmata Botta - è stata completamente ricostruita - con un costo di 30 milioni di franchi - dopo il vasto incendio che due anni fa ne aveva distrutto i due piani superiori. Il rogo - lo ricordiamo - era scoppiato nella notte tra il 18 e il 19 settembre del 2022 e aveva richiesto un importante dispositivo di intervento. Per le operazioni di spegnimento, che erano potute avvenire solo via aerea, erano stati mobilitati tre elicotteri di Air-Glaciers, uno della REGA e una quarantina di vigili del fuoco. In seguito, le indagini aveva escluso l’ipotesi del dolo e optato per quella di un guasto tecnico. Fortunatamente in quel momento nessuno si trovava al suo interno. Oggi, a poco più di due anni, la struttura rinnovata è stata dunque ufficialmente inaugurata. 

Il nuovo edificio

Alla cerimonia hanno partecipato anche l'architetto Mario Botta e la consigliera di Stato vodese Isabelle Moret.  Tra le novità l'aspetto energetico: per mantenere l'edificio pressoché autonomo, sono stati aggiunti 600 pannelli solari e una tecnologia che permetterà di recuperare il calore sprigionato nelle varie attività del ristorante per produrre acqua calda. Inoltre, anche la sicurezza anti-incendio è stata migliorata. La nuova struttura è stata immaginata da Botta, che aveva già contribuito al progetto iniziale nel 2000 prima di ritirarsi a causa di disaccordi con i promotori dell'epoca. Il famoso architetto ticinese ha espresso la sua "grande emozione" nell'assistere alla "rinascita" del suo ristorante. "L'uso delle nuove tecnologie lo ha reso ancora migliore", ha detto.