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Dopo aver preso atto della partenza del comandante dell'esercito, Thomas Süssli (fine 2025), e del capo dell'intelligence, Christian Dussey (fine marzo 2026), il Consiglio federale ha approvato il messaggio sull'esercito 2025 per un valore di 1,7 miliardi di franchi.
La fuga di notizie
Per quanto attiene ai due dimissionari, il Governo non fa che confermare una notizia diffusa ieri in anteprima dalla Neue Zürcher Zeitung, e poi confermata dalla presidente della Commissione della politica di sicurezza del Nazionale, Priska Seiler-Graf (PS/ZH), a Keystone-ATS. A causa di questa fuga di notizie, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha inoltrato denuncia penale, ha affermato oggi davanti ai media il portavoce dell'esecutivo, Andrea Arcidiacono, aggiungendo che l'esecutivo condanna con fermezza simili fughe di notizie che nuocciono agli interessi del Paese e impediscono la libera formazione dell'opinione pubblica.
Non è colpa dei media
Considerazioni fatte proprie anche dalla "ministra" della difesa, Viola Amherd, che ha voluto però precisare di non avercela con i media, bensì con chi ha dall'interno dell'amministrazione ha permesso tale indiscrezione, appena un'ora dopo che i suoi servizi avevano distribuito i comunicati stampa ai vari dipartimenti. Si tratta, a suo avviso, di una crassa violazione del segreto d'ufficio che danneggia il principio di collegialità e pregiudica la serietà del lavoro in seno al governo. L'esecutivo federale e i collaboratori di Süssli e Dussey, anche quelli più stretti, hanno appreso insomma dai media delle dimissioni, ha deplorato Amherd. Quanto al fatto che il governo sarebbe stato informato in ritardo, Amherd ha precisato di aver ricevuto le dimissioni il 20 (Süssli) e il 30 gennaio (Dussey). Durante le ultime settimane, oltre ad aver condotto discussioni con entrambe, si è tenuta la Conferenza di Monaco sulla sicurezza e sono stati completati alcuni importanti lavori, ha spiegato Amherd. Insomma, queste dimissioni non sono state un fulmine a ciel sereno.
Un passaggio di consegne ordinato
Süssli è in carica dal 2020, ha precisato Amherd, e lascerà il suo posto a fine anno dopo un periodo trascorso alla guida dell'esercito in linea con quello dei suoi predecessori. "Assieme abbiamo pensato che fosse meglio lasciare prima dell'elezione del mio successore", ha spiegato la vallesana, affinché quest'ultimo abbia le mani libere per scegliere un sostituto. Andarsene dopo l'elezione avrebbe potuto fare sorgere il sospetto che non fosse d'accordo col nuovo responsabile del DDPS, ha aggiunto Amherd. Ciò vale anche per Dussey (entrato in carica nel 2022). Sia quest'ultimo che Süssli rimarranno al loro posto ancora per un po' onde consentire un passaggio ordinato di consegne, ha dichiarato la consigliera federale del Centro. Dalla loro nomina, entrambi hanno dovuto affrontare grandi sfide, come la pandemia e la guerra in Ucraina, riorganizzando l'esercito e il servizio d'informazione per adeguarlo al peggioramento della situazione a livello di sicurezza e alle nuove forme di guerra ibrida.
Nuovo sistema d’artiglieria su ruote
In merito al messaggio 2025 sull'esercito, il credito d'impegno chiesto dall'Esecutivo prevede circa 1,5 miliardi per investimenti in armamenti e altri 185 milioni per progetti immobiliari del DDPS. Per migliorare l’efficacia contro obiettivi al suolo, con il Programma d’armamento 2025 il Consiglio federale chiede un credito d’impegno per un nuovo sistema d’artiglieria su ruote. Si tratta del sistema AGM Artillery Gun Module della ditta KNDS Deutschland con il Piranha IV come piattaforma portante che sostituirà l’obice blindato M-109 e raggiungerà una distanza d’efficacia di 50 chilometri. Con il credito d’impegno di 850 milioni di franchi verranno acquistate 32 unità, compresi mezzi logistici, scorte di munizioni d’istruzione e d’impiego, nonché sistemi di simulazione. Con il credito d’impegno di 255 milioni di franchi verranno effettuati lavori di manutenzione sui carri armati impiegati nella flotta di Leopard-2 e con 35 milioni i carri armati di recupero 01 verranno sottoposti a un intervento per il mantenimento del valore.
Creazione di una rete integrata digitalizzata e interconnessione delle truppe
La capacità di condotta e l’interconnessione delle truppe verrà migliorata grazie a quattro crediti d’impegno. In primo luogo, verrà ampliata l’infrastruttura informatica presso la truppa (110 milioni di franchi). In secondo luogo, verrà introdotto un software per uno scambio di dati e informazioni rapido, sicuro e standardizzato (72 milioni). In terzo luogo, l’ambiente di test e d’integrazione della piazza d’armi di Dübendorf sarà disattivato e smontato e ripristinato sulla piazza d’armi di Frauenfeld (30 milioni). In quarto luogo, le procedure di cifratura verranno ridotte e armonizzate (50 milioni). Con due ulteriori crediti d’impegno verranno potenziate le capacità della rete informativa integrata e dei sensori. Dei radar passivi supplementari completeranno il quadro della situazione aerea. Questi sono più difficili da localizzare rispetto ai radar attivi. I mini droni migliorano l’esplorazione tattica nell’area vicina al suolo, ragione per cui altre formazioni verranno dotate di mini droni.
Costruzione di un nuovo centro medico regionale
Per 21 milioni di franchi sulla piazza d’armi Monteceneri verrà realizzato un nuovo centro medico regionale allo scopo di concentrarvi l’assistenza medica stazionaria nella Svizzera italiana in una anziché in tre sedi, come avvenuto finora. Per 24 milioni di franchi sulla piazza d’armi di Chamblon è inoltre prevista la realizzazione di un alloggio mobile e modulare per la truppa allo scopo di aumentare la capacità in termini di spazio. In caso di necessità questo alloggio può essere smantellato e ricostruito in un altro luogo. Infine dovranno essere realizzati numerosi progetti immobiliari di portata minore, tra i quali rientrano ampliamenti o misure di mantenimento del valore delle infrastrutture esistenti. A questo scopo vengono chiesti 140 milioni di franchi.
Messa fuori servizio degli F-5 Tiger
Con il messaggio sull’esercito 2025 il Consiglio federale propone inoltre nuovamente la messa fuori servizio completa della flotta di F-5 Tiger. L’attività di volo dovrà cessare al più tardi entro la fine del 2027. Gestire tre flotte in parallelo (F-5, F/A-18 e F-35A) sarebbe troppo costoso e non fattibile con le risorse di personale disponibili. Con la messa fuori servizio completa degli F-5 Tiger, la Patrouille Suisse perderà i suoi attuali aerei. Il DDPS sta valutando se la squadriglia acrobatica potrà proseguire la sua attività con un altro modello di aereo più economico e che comporti minori emissioni.
Uno per cento del PIL entro il 2030
Con il messaggio sull’esercito 2025 sono richiesti, come detto, crediti d’impegno per un ammontare di circa 1,7 miliardi di franchi. Le uscite corrispondenti saranno iscritte nel budget ordinario dell’esercito e sottoposte ogni anno, per approvazione, al Parlamento nell’ambito dei preventivi. Le uscite si orientano all’obiettivo del Legislativo di aumentare le uscite per l’esercito fino a raggiungere l’uno per cento del PIL entro il 2032.