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Il Gruppo svizzero per le regioni di montagna sostiene la "Strategia Gigabit"
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Ats
11 ore fa
Per il SAB, tuttavia, il fatto che il Consiglio federale intenda promuovere lo sviluppo della banda larga solo nelle regioni alle quali i Cantoni forniscono il loro sostegno finanziario, costituisce "un ostacolo insormontabile".

Estendere la rete di fibra ottica per garantire la competitività del Paese e l'accesso a internet veloce per le regioni scarsamente popolate è una priorità: è l'opinione del Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), che appoggia la cosiddetta "Strategia Gigabit" della Confederazione. Tuttavia, sottolinea oggi in una nota, l'espansione della rete a banda larga dovrà essere accelerata e interamente finanziata dallo Stato. Per il SAB, il fatto che il Consiglio federale intenda promuovere lo sviluppo della banda larga solo nelle regioni alle quali i Cantoni forniscono il loro sostegno finanziario costituisce un ostacolo insormontabile, soprattutto per i Cantoni rurali con poche risorse finanziarie. Inoltre - si ricorda nella nota - la Costituzione federale stabilisce "in modo inequivocabile" che la fornitura di infrastrutture di telecomunicazione è di esclusiva competenza della Confederazione.

Alcune puntualizzazioni

Il calendario tratteggiato nel progetto di legge adottato dal Consiglio federale e posto in consultazione prevede che le ultime zone non ne saranno dotate prima del 2037: troppo tardi secondo l'associazione, dato che i primi progetti saranno già incoraggiati dal 2028, un anno dopo l'entrata in vigore della legge. Ribadendo il suo sostegno alla strategia elaborata da Berna - che intende garantire una copertura completa, con delle connessioni a banda larga, di almeno 1 Gbit/s - il SAB precisa che infrastrutture digitali performanti sono condizioni indispensabili per la competitività delle differenti regioni del paese. Si tratta di un segnale positivo a favore della coesione nazionale e in questo modo si potrà colmare il divario digitale in Svizzera.

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