Il Municipio di Losanna si oppone chiaramente al progetto di disarmare, in alcune missioni, gli agenti della polizia cittadina, come chiesto in un postulato di un deputato ecologista recentemente approvato dal Consiglio comunale. Vista l'emozione e la preoccupazione manifestata dalla popolazione e dalle forze dell'ordine, dopo l'adozione della proposta di progetto pilota del verde Ilias Panchard il 14 gennaio scorso, l'esecutivo comunale ha voluto "chiarire senza indugio la propria posizione", si legge in un comunicato odierno. Oggi stesso il Municipio ha inviato una lettera al corpo di polizia per informarlo che avrebbe preso una decisione negativa su questo testo e che ha incaricato il Dicastero della sicurezza e dell'economia di rispondervi.
Sostegno dal fronte rossoverde. PLR, UDC e PVL contrari
L'intervento parlamentare è stato sostenuto dai Verdi, dal PS e da Ensemble à Gauche (estrema sinistra). È stato invece osteggiato da PLR, UDC e Verdi liberali. Sostiene che il porto di armi da fuoco complica le misure di de-escalation e solo coloro chiamati a intervenire in caso di sparatorie o altri crimini violenti dovrebbero portare con sé l'arma d'ordinanza. "Anche se la maggior parte degli interventi di polizia non richiede l'uso della coercizione, e fortunatamente ancor meno l'uso di armi da fuoco, gli agenti di polizia rimangono, nella loro missione di sicurezza, depositari del monopolio della forza pubblica e devono quindi rimanere armati per la propria sicurezza e per quella della popolazione", scrive oggi il Municipio. Quest'ultimo tiene inoltre a precisare che dispone nelle strade di altre unità in uniforme non armate (agenti di accoglienza e di sicurezza, corrispondenti notturni, ecc.) il cui ruolo è complementare ma chiaramente distinto da quello della polizia. L'accettazione del postulato ha sollevato un polverone in Romandia e non solo. La Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP) si è chiaramente opposta al progetto. Il PLR svizzero ha lanciato dal canto suo una petizione nazionale contro il "disarmo della polizia".