Il numero uno dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi ritiene che il nucleare svizzero avrà "un futuro eccellente". "Credo che continuerete a sfruttare le vostre centrali per diversi anni", ha dichiarato in un'intervista concessa a "Le Temps" a margine del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR). "Il parco nucleare svizzero è impeccabile, con un livello record di sicurezza", ha detto il dirigente argentino al giornale romando in edicola oggi. "Penso che il vostro Paese farà ancora parte" di quelli che ricorreranno all'atomo "nei prossimi decenni", ha aggiunto.
Prolungare la durata di vita dei reattori esistenti
Visto che in Svizzera la costruzione di nuovi impianti è vietata, bisognerà prolungare la durata di vita dei reattori esistenti se si vorrà ancora utilizzare questa fonte energetica. "Si tratta di uno dei modi più efficaci per continuare a trarre vantaggi dal nucleare", ha affermato Grossi. Dopo anni di disinteresse, l'atomo è tornato chiaramente a essere visto come una soluzione per il futuro, ha fatto notare il sudamericano. "A dicembre i Paesi partecipanti alla COP28 hanno riconosciuto che il nucleare fa parte delle opzioni per combattere la crisi climatica e hanno raccomandato un'accelerazione del suo impiego". Senza di esso, una transizione energetica è "assolutamente impossibile", ha riassunto il capo dell'organo con sede a Vienna. Grossi chiede quindi un "ritorno al realismo", ignorando le critiche soprattutto sulla questione delle scorie. "In 70 anni non abbiamo mai riscontrato il minimo problema con i rifiuti", ha sottolineato, precisando che "servono semplicemente siti di stoccaggio a lungo termine".