Nel 2022, le ospedalizzazioni negli ospedali svizzeri sono state 1,49 milioni. Risulta così confermato il trend in crescita già osservato nel 2021, con un superamento del livello di ospedalizzazioni (1,47 milioni) pre-pandemico. Tuttavia, il numero di pazienti ricoverati nel 2022 è ancora inferiore a quello osservato nel 2019 (1,05 milioni). Negli anni precedenti la pandemia di COVID-19, il numero di persone ricoverate in ospedale era rimasto sostanzialmente stabile: tra il 2015 e il 2019 era cresciuto solo dello 0,5%.
Stabilità per le principali diagnosi
Nel 2022, come negli anni precedenti, le principali cause di ospedalizzazione sono state le lesioni traumatiche (13,6% dei casi), le malattie del sistema osteoarticolare (13,2%), quelle del sistema circolatorio (11,2%) e i tumori (9,2%). Anche le malattie del sistema digerente (l'8,5% delle ospedalizzazioni nel 2022), i disturbi psichici e comportamentali (8,1%) e le malattie del sistema respiratorio (7,3%) rientrano tra le diagnosi più frequenti.
Altre malattie
In aumento da anni vi sono anche i ricoveri con altre diagnosi, i quali mostrano un costante trend crescente. Questo è il caso, ad esempio, delle malattie autoimmuni della tiroide. Lo scorso anno, per la malattia di Hashimoto e quella di Graves-Basedow (patologie croniche autoimmuni causate da un'erronea risposta del sistema immunitario ai danni della tiroide) si sono osservati rispettivamente 5’431 (2012: 1’597) e 2’270 (2012: 1’465) casi. Con poco più di 17’000 casi registrati nel 2022 (2012: 10’644) il morbo di Parkinson è un'altra malattia che ha fatto registrare un incremento importante del numero di ospedalizzazioni nel corso del tempo, e un incremento relativo rispetto all'anno precedente pari a 8,6%.
Salute mentale
Per quanto riguarda i casi con una diagnosi legata ai problemi psichici, dopo il forte aumento di casi osservato nel 2021 tra i giovani con un'età compresa tra i 10 e i 24 anni, la variazione percentuale tra il 2021 e 2022 è stata pari a +1,5%, valore inferiore all'incremento medio osservato tra il 2012 e 2019 (+3%).
Evoluzione delle ospedalizzazioni con diagnosi COVID-19
Nel 2022, sono state 68’632 le persone ospedalizzate con diagnosi COVID-19, ovvero oltre l'80% in più rispetto ai valori osservati nel 2021 e nel 2020 (rispettivamente 37’770 e 34’834). Allo stesso tempo, il numero di persone ospedalizzate con diagnosi coronavirus che hanno avuto bisogno di cure intensive (8,8%) è stato molto più contenuto che in passato (2021, 14,3%). Anche la durata dei casi in terapia intensiva ha registrato una forte contrazione: per la metà dei pazienti non si sono superate le 60 ore, contro le 165 osservate nel 2021. Se nel 2021 il 62,3% degli individui con una diagnosi da COVID-19 soffriva di malattie respiratorie, mentre questa percentuale nel 2022 si era fermata al 26,9%. La quota di persone ricoverate in ospedale con diagnosi COVID-19 e ivi decedute nel 2022 si è attestata al 5,5%, un valore più contenuto rispetto al 9,6% del 2021 e al 12,8% del 2020.
Montanti fatturati in aumento per l'attività ambulatoriale
Lo scorso anno i montanti fatturati dai centri di prestazione ambulatoriali in ambito ospedaliero hanno raggiunto gli 8,7 miliardi di franchi. Un aumento, rispetto al 2021 del 5,3%. Tra i centri di prestazione ambulatoriali più importanti per montanti fatturati, le variazioni più significative rispetto al 2021 sono quelle relative ai centri d'urgenza (+35,3%), oftalmologia (+20,9%) otorinolaringoiatria (+18,3%), pediatria (+12,5%) ginecologia e ostetricia (+9,6%) e radiologia medica (+9,5%).
Le consultazioni
Nel 2022 le consultazioni ambulatoriali ospedaliere sono state circa 24,38 milioni. Questa cifra è marginalmente inferiore (-0,1%) rispetto a quella dell'anno precedente. Se si escludono le prestazioni che si riferiscono esclusivamente alla tariffa pandemica (0,6 milioni), si osserva un aumento del 2,6% delle consultazioni rispetto al periodo precedente, una crescita inferiore rispetto alla media del periodo pre-pandemico 2017-2019 (+3,2%).
Superati i 180’000 impieghi in equivalenti a tempo pieno
Nel 2022 negli ospedali si registravano 180’818 impieghi in equivalenti a tempo pieno, ovvero l'1,7% in più rispetto all'anno precedente. Tra il 2019 e il 2022 gli equivalenti a tempo pieno negli ospedali sono aumentati del 5,8%, una crescita simile a quella osservata tra il 2016 e 2019 (+5,5%), ovvero rispetto a un periodo identico per durata, ma che precede la pandemia di COVID-19. Gli aumenti più marcati durante la fascia 2019-2022 riguardano il personale amministrativo (+10,9%) e quello medico (+8,9%). La crescita riguardante il personale di cura è risultata più modesta, fermandosi a un 3,9%.
Deficit gestionale
Nel 2022, i costi gestionali ospedalieri (ambito stazionario, ambulatoriale, altri costi) ammontavano a 33,9 miliardi di franchi. Si tratta di un incremento leggermente superiore al 3% rispetto all'anno precedente. L'83% di questi costi era riconducibile al settore delle cure somatiche acute, il 10% alla psichiatria e il 7% alla riabilitazione. La ripartizione dei costi gestionali relativi ai casi in ambito stazionario (68%) e ambulatoriale (32%) è rimasta invariata rispetto all'anno precedente. Nel 2022 il 38% degli ospedali ha fatto registrare un deficit gestionale superiore a un milione di franchi. Questa percentuale rappresenta un leggero peggioramento rispetto all'anno precedente (2021: 36%), ma costituisce un netto miglioramento rispetto al 2020 (44%).