Il nuovo presidente della Confederazione Alain Berset si è mostrato fiducioso oggi in occasione della sua allocuzione per il nuovo anno, nonostante i tempi difficili. Il Paese resta unito quando è necessario, ha detto. "Sì, ci sono molti problemi, ma anche innumerevoli persone, in Svizzera e nel mondo, che li affrontano. Proprio per questo possiamo guardare al futuro con fiducia", ha dichiarato Berset dal Museo nazionale di Zurigo.
Istituzioni forti, anche grazie alla Costituzione del 1848
Nelle crisi come la pandemia o la guerra in Ucraina, la Svizzera ha imparato a restare unita quando serve, ha affermato. Le istituzioni sono forti, ha aggiunto. In tale contesto, il friburghese ha anche ricordato l'importanza della Costituzione federale del 1848, che porta sicurezza e prosperità. "È ad essa che dobbiamo la nostra cultura del dialogo". Dopo la guerra del Sonderbund, i Cantoni vittoriosi non hanno semplicemente redatto una nuova Costituzione da imporre ai Cantoni cattolici vinti: "No, l'hanno fatta con loro e hanno creato uno Stato sovrano allo stesso livello delle potenze europee".
Il simbolismo del luogo
Secondo il presidente, il Museo nazionale permette di vedere le sfide alle quali la Svizzera è stata confrontata e la maniera nella quale ne è uscita. "Abbiamo dato più importanza a ciò che ci unisce piuttosto che a ciò che ci separa, e abbiamo in questo modo rafforzato la nostra coesione".
"I problemi degli altri diventeranno primo o dopo i nostri"
Il friburghese ha aggiunto di essere cosciente che non tutti i problemi possono essere risolti, ma si tratta di contribuire alla loro risoluzione. "Significa aprirsi, non chiudersi in sé stessi. Perché sappiamo che i problemi degli altri diventeranno prima o dopo i nostri problemi". Berset ha infine augurato un buon anno "pieno di gioia, curiosità ed esperienze comuni". Il 50enne è stato eletto presidente della Confederazione dal parlamento il 7 dicembre scorso. Aveva già ricoperto la carica nel 2018.