Svizzera
"Il tasso ipotecario di riferimento scenderà in marzo"
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
11 ore fa
Secondo gli esperti di UBS, la BNS taglierà il costo del denaro di 25 punti base il 12 dicembre e di ulteriori 25 punti il prossimo marzo, portando così il tasso guida allo 0,50%.

Il tasso ipotecario di riferimento scenderà in marzo. Lo affermano gli analisti di UBS, che considerano "estremamente probabile" questo scenario anche nel caso in cui la settimana prossima la Banca nazionale svizzera (BNS) dovesse lasciare invariato il suo tasso guida all'1%. Secondo gli esperti dell'istituto guidato da Sergio Ermotti, la BNS taglierà il costo del denaro di 25 punti base il 12 dicembre e di ulteriori 25 punti il prossimo marzo, portando così il tasso guida allo 0,50%. Si tratta peraltro di riduzioni già previste dal mercato: non sono quindi attesi ulteriori passi indietro per i tassi dei mutui.

Situazione favorevole ai locatari

Questo significa anche che dopo la prevista riduzione del tasso ipotecario di riferimento dall'1,75% all'1,50% il 3 marzo - la comunicazione arriverà dall'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) - l'indicatore dovrebbe per un certo tempo rimanere invariato. La situazione sarà favorevole ai locatari. Infatti, se il tasso di interesse di riferimento si riduce di 0,25 punti percentuali, i proprietari devono ridurre l'affitto del 2,9%, a condizione che abbiano applicato anche gli aumenti precedenti. Sono comunque autorizzati a compensare il 40% dell'inflazione accumulata e dell'aumento generale dei costi.

Scenari alternativi

Esistono comunque anche due scenari alternativi, entrambi considerati poco probabili da UBS. Il primo è che i previsti tagli della BNS non si verifichino. Il secondo è che, al contrario, la riduzione del costo del denaro da parte dell'istituto centrale porti il tasso guida in territorio negativo, per evitare tendenze deflazionistiche. Nel primo caso il tasso ipotecario di riferimento potrebbe scendere a 1,50%, per poi però subito rimbalzare all'1,75%; nel secondo invece vi sarebbe una seconda riduzione nel 2025, che porterebbe l'indicatore all'1,25%.

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