Coppa del mondo
Il Vallese ordina lo stop dei lavori su alcune parti del ghiacciaio a Zermatt
© Protect Our Winters Switzerland
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Redazione
un anno fa
La commissione cantonale dell'edilizia ha imposto la cessazione dei lavori al di fuori del perimetro del comprensorio sciistico. Effettuerà inoltre un sopralluogo per accertare i fatti.

La Commissione cantonale dell'edilizia vallesana è intervenuta sulla vicenda che riguarda gli scavi effettuati sul ghiacciaio del Teodulo per preparare le discese di Coppa del mondo di sci alpino in programma a novembre a Zermatt/Cervinia. In una nota diramata giovedì, la Commissione ha fatto sapere di aver ordinato l'immediata cessazione dei lavori sul ghiacciaio svolti al di fuori del perimetro del comprensorio sciistico omologato sul versante svizzero. Si è rifiutata tuttavia di interrompere completamente i lavori. Allo stato attuale e alla luce delle prime informazioni disponibili, ciò sarebbe "contrario al principio di proporzionalità", giustifica la commissione. Contro tale decisione è tuttavia possibile presentare ricorso.

Sarà effettuato un sopralluogo

Al momento non è ancora chiaro se sul ghiacciaio si stiano svolgendo lavori non autorizzati. Per questo la commissione cantonale dell'edilizia effettuerà un sopralluogo sul posto e adotterà "le misure necessarie" non appena i fatti saranno chiari. Se in seguito emergeranno degli illeciti, verranno presi i provvedimenti del caso. 

La Federazione di sci respinge le accuse

Negli scorsi giorni alcuni media romandi hanno riferito che degli escavatori sono entrati in azione in zone per le quali mancavano i permessi. Il presidente del Comitato organizzatore delle gare di Coppa del Mondo, Franz Julen, ha respinto con fermezza queste accuse. "Non abbiamo nulla da nascondere", ha affermato a 20 Minutes. "Se le autorità vogliono esaminare la situazione, sono benvenute a farlo". Per ora la Federazione Internazionale di Sci, contattata da Le Matin, non ha commentato il parziale blocco dei lavori. 

Le associazioni ambientaliste esultano

Da parte loro le associazioni ambientaliste che avevano chiesto l'interruzione dei lavori - WWF, Pro Natura e Mountain Wilderness Schweiz - esultando per questa prima vittoria, riferisce Le Matin. Tuttavia, precisano, "occorre garantire che, dopo un'analisi completa del dossier, la Commissione cantonale dell'edilizia, seppellisca definitivamente il progetto di distruggere il ghiacciaio del Teodulo al di fuori del quadro giuridico".