Le stazioni sciistiche svizzere sono rimaste aperte, contrariamente a quanto accaduto in altri paesi, ma il coronavirus ha ugualmente avuto il suo impatto: in febbraio, tradizionale mese di vacanze sulle nevi, l’affluenza negli impianti è risultata in calo del 21% rispetto a quella del 2020. Stando ai dati diffusi oggi dall’associazione di categoria Funivie svizzere il dato del Ticino ricalca quello elvetico, come quello dell’Oberland bernese, mentre contrazioni maggiori sono state rilevate nei Grigioni (-22%), nella Svizzera centrale (-23%), in Vallese (-27%) e nella Svizzera orientale (-27%). L’unica regione che si discosta sensibilmente è quella delle Alpi vodesi e friburghesi (-1%).
Affluenza in calo
A livello di fatturato il passo indietro a livello nazionale è del 24% e del 21% in Ticino e nei Grigioni. Peggio è andata in Vallese (-31%). Va comunque sottolineato che il confronto viene effettuato con il 2019, un ottimo anno. Se si prendono in considerazione le medie degli ultimi cinque anni il calo svizzero si riduce rispettivamente al 12% (ingressi agli impianti) e al 15% (fatturato). Per i Grigioni i dati sono del -11% e -8%, mentre non sono disponibili indicazioni relative al Ticino. La flessione durante il periodo delle vacanze sportive è comunque amareggiante, considerato che nelle settimane in questione gli operatori incassano quasi la metà del fatturato dell’intera stagione, sottolinea Funivie svizzere. A incidere è stata in particolare l’assenza di turisti stranieri.
L’associazione afferma che gli impianti di risalita costituiscono la spina dorsale del turismo nelle regioni di montagna: se cessano di funzionare, il turismo di intere regioni si ferma, con un conseguente importante danno economico. E attualmente le funivie non rendono: svolgono una funzione di servizio pubblico. Si può supporre che le perdite subite dalle società di gestione aumenteranno e che si troveranno quindi ad affrontare grandi sfide economiche. Il sostegno del settore pubblico è necessario per evitare danni sistemici al turismo, conclude Funivie svizzere.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata