Svizzera
Imposizione individuale, gli Stati approvano l'entrata in materia
© CdT/Chiara Zocchetti
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Ats
6 ore fa
Le discussioni continuano con l'esame di dettaglio. Verosimilmente, però, la Camera non riuscirà a concludere oggi il dibattito; in tal caso, il dossier sarà ripreso lunedì prossimo.

Timido passo avanti in vista dell'introduzione dell'imposizione individuale dei coniugi in Svizzera: il Consiglio degli Stati è entrato oggi in materia di strettissima misura - 23 voti contro 22 - su un progetto che vuole porre fine alla discriminazione fiscale delle coppie sposate, denunciata dal Tribunale federale quarant'anni fa. Concretamente, oggi i "senatori" sono chiamati a esprimersi sul controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Per un'imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)" delle Donne PLR.

Le opinioni

Gli oratori che si sono espressi oggi hanno sostanzialmente ripreso gli argomenti avanzati in settembre al Consiglio nazionale: per il PLR, il PVL e la sinistra quello proposto è l'unico modello che non solo elimina gli svantaggi fiscali del matrimonio, ma migliora anche gli incentivi all'occupazione, in particolare delle donne. "Nulla giustifica il fatto che coppie con gli stessi redditi e le stesse spese vengano tassate in modo diverso, solo perché sposate o no", ha sostenuto Carlo Sommaruga (PS/GE). "Il sistema attuale non rispecchia più le scelte di vita della maggioranza delle famiglie svizzere", ha aggiunto Johanna Gapany (PLR/FR). Il lavoro di alcune categorie di lavoratori viene attualmente scoraggiato, proprio mentre si sta vivendo una situazione di carenza di manodopera, ha proseguito la friburghese, secondo cui è ora di "compiere un nuovo passo sulla strada dell'uguaglianza uomo-donna". Per UDC e Centro la proposta, oltre ad essere un mostro burocratico - 1,8 milioni sono le dichiarazioni d'imposta supplementari che si dovrà esaminare, ndr. -, creerebbe invece nuove disparità per le coppie che dispongono di un solo reddito. La proposta comporterebbe elevati costi amministrativi per i cantoni. Nel solo canton Ticino, l'Ufficio tassazione dovrebbe assumere 80 persone, ha sostenuto Werner Salzmann (UDC/BE). Per il bernese la riforma introdurrebbe nuove ingiustizie nel sistema fiscale, oltre ad essere un'ingerenza nella scelta del modello famigliare. Per Peter Hegglin (Centro/ZG) esistono soluzioni migliori, come l'iniziativa popolare in materia lanciata dal suo partito.

I contenuti del controprogetto

Il testo delle Donne PLR chiede esplicitamente il passaggio alla tassazione individuale, coppie sposate incluse. Attualmente, nella Confederazione la tassazione individuale viene applicata alle persone sole e alle coppie non sposate. Quelle sposate e quelle dello stesso sesso che vivono in un'unione registrata sono invece tassate congiuntamente. I loro redditi, deplorano le iniziativiste, vengono dunque sommati e pagano un importo più elevato. La principale novità del controprogetto - l'iniziativa popolare è formulata in modo generico e non contiene dettagli, spetterebbe al Parlamento elaborarli in caso di "sì" alle urne - è, come accennato, il passaggio all'imposizione individuale, che sarà effettivo a tutti e tre i livelli statali (federale, cantonale e comunale). Di conseguenza, se il progetto andrà a buon fine, i coniugi saranno tassati separatamente come le coppie non sposate. Dovranno quindi compilare due dichiarazioni d'imposta distinte.

Dalle ceneri dell'iniziativa PPD

Il tema affrontato oggi non è nuovo nella Confederazione: già in passato le richieste di frenare le disparità in materia fiscale hanno acceso il dibattito pubblico. Nel 2016, il popolo ha respinto di misura (con il 50,8% di "no") l'iniziativa popolare dell'allora PPD (ora il Centro) "Per il matrimonio e la famiglia - No agli svantaggi per le coppie sposate". Tuttavia, a causa di un errore del governo nella pubblicazione delle cifre, il Tribunale federale ha deciso che il voto andava ripetuto. Più tardi, il comitato d'iniziativa aveva però deciso di ritirare l'iniziativa, mentre il presidente del partito, Gerhard Pfister, aveva annunciato il lancio di una nuova iniziativa più inclusiva: il nuovo testo, a differenza di quello presentato anni fa, non contiene la definizione - molto contestata all'epoca - che il matrimonio rappresentava l'unione tra un uomo e una donna. Sullo stesso tema si è mosso anche un comitato interpartitico - composto tra gli altri dall'ex consigliera federale Ruth Metzler (Centro), dalla consigliera nazionale Jacqueline de Quattro (PLR/VD), dal consigliere agli Stati Daniel Jositsch (PS/ZH), dall'ex presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori Valentin Vogt e da Adrian Wüthrich, presidente dell'organizzazione sindacale Travail.Suisse - che ha lanciato l'iniziativa "per imposte eque", il cui controprogetto è stato appunto discusso oggi dagli Stati.

Appuntamento a lunedì

I dibattiti, anche vista la posta in gioco - diversi parlamentari hanno definito la riforma la più importante da sempre -, non sono però terminati. Il dossier sarà ripreso lunedì prossimo, ha precisato il presidente degli Stati Andrea Caroni (PLR/AR).