Psicologia
In coppia con un narcisista, oltre i luoghi comuni
Redazione
13 giorni fa
Spesso il termine viene usato nel linguaggio di ogni giorno, ma ha una precisa connotazione clinica. "La terapia permette la consapevolezza, senza colpevolizzare".

Vi sono termini che, presi da campi specifici dove hanno un significato ben preciso, diventano ben presto di uso comune, perdendo a volte il loro senso o finendo per essere banalizzati. Uno di questi è sicuramente “narcisista”, che è divenuto ormai un aggettivo usato quando si parla di dinamiche di coppia. Se è assolutamente vero che un partner narcisista ha un impatto importante e a volte devastante sulla relazione e anche sulla salute mentale di chi vi condivide una storia, va infatti specificato che essere narcisisti significa, in senso clinico, avere il disturbo narcisistico di personalità (DNP). Insomma, non chiunque decide di non proseguire una conoscenza o ha dei comportamenti errati con il partner è narcisista!

Chi è il narcisista?

“Il disturbo narcisistico di personalità (DNP) è una condizione psicologica caratterizzata da un senso esagerato di importanza personale, un bisogno profondo di ammirazione e una mancanza di empatia verso gli altri”, ci spiega Nicola Schulz Bizzozero Crivelli, del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Psichiatria e del Dipartimento di Neuroscienze, dell’Università di Pisa. Come riconoscere chi ne soffre? Il narcisista ha “una percezione irrealistica di sé stesso come persona eccezionale, superiore o unica e per questo pensa di aver diritto per questo a trattamenti privilegiati o obbedienza dagli altri. Al contempo, ha un bisogno eccessivo di ammirazione, che si espleta in una ricerca costante di approvazione e riconoscimento e in una dipendenza dall’ammirazione altrui per sostenere la propria autostima. La mancanza di empatia, una delle caratteristiche principali del disturbo, porta all’incapacità di comprendere o considerare i bisogni, i sentimenti e le esperienze delle altre persone e ad una focalizzazione esclusiva su ciò che avvantaggia o soddisfa il narcisista, da cui nascono delle relazioni superficiali, con difficoltà a mantenere legami autentici e profondi e la tendenza a sfruttare gli altri per raggiungere obiettivi personali. Il narcisista immagina di poter avere successo, bellezza, amore ideale o potere senza limiti, che non riflettono la realtà e contemporaneamente è estremamente sensibile alle critiche ed ha reazioni intense e sproporzionate a qualunque feedback negative, come rabbia, rifiuto, o sentimenti di vergogna”.

Dal love bomber al gaslighiting, le dinamiche delle relazioni con un narcisista

Come funzionano le relazioni con queste personalità? “Spesso la frequentazione inizia con una forte idealizzazione del partner (love bombing), in cui il narcisista è affascinante e attento. Con il tempo, però tende a sminuire il partner, evidenziandone difetti o colpe immaginarie e, in un ciclo, alterna momenti di vicinanza e periodi di distacco o manipolazione, rendendo il partner emotivamente destabilizzato. Può così indurre l’altra persona a sentirsi insicura o inadeguata, creando una dinamica di dipendenza affettiva, usando anche manipolazioni psicologiche, chiamate gaslighting, per far dubitare il partner della propria percezione della realtà”, sottolinea Schulz. “Gli effetti su chi è in coppia con un narcisista vanno da senso di colpa e ansia e sentimento di difetto per l’impossibilità di soddisfare le aspettative irrealistiche del narcisista, a perdita di autostima a causa dell’interiorizzazione delle critiche e delle manipolazioni, e confusione emotiva. Il narcisista sovente, per mantenere il controllo, tenta di isolare il compagno o la compagna, acuendo le problematiche”.

“Lo psicologo può aiutare la coppia”

Fermo restando che vi sono terapia individuali e di gruppo ed anche farmaci, seppur non specifici, per trattare il DNP, “una coppia in cui uno dei partner manifesta tratti narcisistici o soffre di un disturbo narcisistico di personalità può presentare dinamiche particolarmente complesse. Lo psicologo, attraverso la psicoterapia, può svolgere diverse funzioni per aiutare la coppia a gestire queste difficoltà, ma il successo dipende da diversi fattori, tra cui la volontà del partner narcisista di partecipare al processo terapeutico”, è l’opinione di Schulz, che sottolinea come il lavoro sia su entrambi i partner. “In particolare, per il narcisista, la terapia può puntare alla comprensione del legame tra i suoi tratti narcisistici e possibili ferite psicologiche o insicurezze sottostanti (che sono possibili), senza farlo sentire accusato o sotto processo, ma permettergli di capire le sue dinamiche e lavorando sui tratti peculiari, come la capacità di accettare critiche o la scarsa empatia. Mentre il compagno lavorerà sul trovare strategie per non farsi manipolare e sulla salvaguardia della propria autostima”.

“In caso di abuso grave, si aiuta il partner non narcisista a decidere come proteggere la salute mentale”

“Il lavoro con uno psicologo può anche migliorare la comunicazione, insegnando al narcisista a esprimere le emozioni in modo meno aggressivo o svalutante e al partner non narcisista a comunicare i propri bisogni senza paura di ritorsioni, favorendo un dialogo costruttivo”. Capire alcune dinamiche, come il gaslighting o la manipolazione in genere, è utile a entrambi. Insomma, stare in relazione con un narcisista, con un profondo lavoro di coppia, si può. Ma a volte anche la terapia non funziona, e a quel punto, il professionista, “se il partner narcisista rifiuta di collaborare o utilizza la terapia per manipolare, potrebbe raccomandare una sospensione della terapia di coppia e, in casi di abuso emotivo grave, può aiutare il partner non narcisista a prendere decisioni per proteggere la propria salute mentale”, conclude Schulz.

Nicola Schulz Bizzozzero-Crivelli, Laureando magistrale in Psicologia Clinica e Dinamica, è laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, Scienze e Tecniche Psicologiche, Scienze del Turismo e possiede un master in Criminologia. È assistente della celebre psichiatra italiana Donatella Marazziti e si occupa di prevenzione e ricerca presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Sezione di Psichiatria e del Dipartimento di Neuroscienze, Sezione di Psichiatria dell’Università di Pisa