Svizzera
Iniziative e referendum, in futuro si raccoglieranno firme elettroniche?
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
5 ore fa
Il Consiglio federale ha commissionato un progetto preliminare volto a testare la raccolta elettronica di firme.

Raccogliere elettronicamente le firme per iniziative popolari e referendum potrebbe non essere utopico in futuro. Fondandosi sui risultati di un rapporto, il Consiglio federale ha deciso oggi di commissionare un progetto preliminare volto a gettare le basi per prove pratiche circoscritte in questo senso.

I limiti dell'attuale sistema

L'attuale sistema di raccolta manuale delle firme presenta un potenziale di modernizzazione ed è per questo che si intendono proseguire i lavori sulla raccolta elettronica, scrive in una nota il governo. Il rapporto mostra anche che questo nuovo modello comporta rischi e che l'affidabilità e la fiducia che i cittadini possono riporvi dipendono dal modo in cui esso è concepito. Il rapporto conclude che è impossibile valutare gli effetti della raccolta elettronica delle firme sull'impiego dei diritti popolari senza svolgere prove pratiche. L'esecutivo ha quindi incaricato la Cancelleria federale di dar vita a un progetto preliminare, che andrà realizzato in collaborazione, fra gli altri, con cantoni, comuni, attori della politica e della società civile.

L'obiettivo del progetto

Il progetto, viene spiegato nel comunicato, mira principalmente a preparare le fondamenta per una sperimentazione pratica e su scala limitata della raccolta elettronica delle sottoscrizioni, nonché a elaborare un piano di attuazione e le necessarie basi legali. Stando al governo, durante la fase di concezione si dovrà in particolare porre l'accento sui compiti di verifica e sull'impiego dei relativi mezzi tecnici che potrebbero essere usati senza compromettere la segretezza del voto. La soluzione tecnica adottata dovrebbe idealmente consentire anche la raccolta a sostegno di iniziative popolari e referendum a livello cantonale e comunale.

Firme false

Il rapporto, precisa il Consiglio federale, tiene conto anche della presunta falsificazione delle firme e delle dubbie pratiche di raccolta emerse all'inizio dello scorso mese di settembre. I lavori sul dossier si basano in ogni caso sulla premessa di offrire un complemento, e non un sostituto, alla raccolta tradizionale su carta.