Nonostante un 2024 positivo, Julius Bär intende attuare un piano importante di tagli. Come annunciato lunedì mattina ci sarà una riduzione di circa il 5% dell'attuale personale. Ciò corrisponde a circa 400 posti di lavoro, ha spiegato Nic Dreckmann, Chief Operating Officer, durante una conference call sui risultati annuali.
Utile netto più che raddoppiato
Stando ai dati diffusi oggi i proventi sono saliti del 19% a 3,8 miliardi di franchi, mentre l'utile netto è più che raddoppiato, passando da 453 milioni a 1,0 miliardi. L'anno prima l'istituto aveva dovuto procedere a una rettifica di valore di 606 milioni di franchi a causa dei crediti concessi al gruppo Signa dell'imprenditore austriaco René Benko, attualmente in carcere.
Aumentano i patrimoni amministrati
Alla fine di dicembre i patrimoni amministrati ammontavano a 497 miliardi, il 16% in più di dodici mesi prima. Un'evoluzione che si spiega con afflussi netti per 14 miliardi, ma anche con effetti valutari e con il buon andamento dei mercati finanziari. Agli azionisti sarà proposto un dividendo di 2,60 franchi: è rimasto invariato negli ultimi quattro esercizi.
Si riduce la direzione
Intanto il nuovo Ceo Stefan Bollinger, in carica solo dal 9 gennaio, ha mandato segnali relativi al futuro: il programma di riduzione degli oneri 2023-2025 per 140 milioni all'anno sarà potenziato, con tagli per ulteriori 110 milioni. Da un lato, con circa 400 licenziamenti di personale. Dall'altro con la riduzione - con effetto immediato - della direzione, che passa da 15 a 5 membri. Oltre al CEO Stefan Bollinger, il team comprende il COO Nic Dreckmann, il Chief Risk Officer Oliver Bartholet, il Chief Financial Officer Evie Kostakis e il Group General Counsel Christoph Hiestand.
Gli obiettivi a medio termine
Prima dell'estate l'azienda intende presentare un aggiornamento della strategia, comprensiva anche di nuovi obiettivi a medio termine. Nel frattempo non è ancora chiaro chi assumerà la carica di presidente del consiglio di amministrazione: l'attuale numero uno dell'organo di sorveglianza, Romeo Lacher, ha annunciato a fine gennaio che non si sarebbe candidato per la rielezione all'assemblea generale annuale di aprile.
L'istituto
Fondato a Zurigo nel 1890, Julius Bär - in altri paesi, Italia in primis, l'istituto si presenta anche come Julius Baer - è quotato alla borsa svizzera dal 2005. Oggi si concentra sul private banking. Il gruppo è presente in dodici località elvetiche, fra cui Lugano e St. Moritz (GR), e ha anche numerose sedi all'estero.