Bienne
La collezione del clown svizzero Grock esposta al Nouveau Musée
© Wikimedia Commons - Der Schweizer Clown Grock 1931
© Wikimedia Commons - Der Schweizer Clown Grock 1931
Keystone-ats
2 anni fa
L'inventario durerà diversi mesi. Il museo intende far luce sui legami tra il "re dei clown" e il regime nazista.

La Città di Bienne (BE), attraverso il suo Nouveau Musée Bienne (NMB), è entrata in possesso di una vasta collezione del noto artista circense svizzero Grock (1880-1959). L'inventario durerà diversi mesi. Il museo intende far luce sui legami tra il "re dei clown" e il regime nazista. "Quella che riceviamo è una collezione importante", ha spiegato la direttrice, Bernadette Walter, sabato al telegiornale 19:30 della RTS e al Journal du Jura. Secondo lei gli oggetti dell'artista, all'anagrafe Adrien Wettach di Loveresse nel Giura bernese, sono "iconici". Fra questi, ci sono numerosi suoi strumenti, fra cui la concertina, una parrucca calva, il famoso pantalone a quadretti rosso e bianco nonché altri elementi del costume. Senza dimenticare dischi, componimenti, foto originali e poster. Stando al Journal du Jura, il nipote di Grock, il grafico zurighese Raymond Naef, aveva già messo in piedi un'esposizione nel 2002. Il 74enne ha espresso un desiderio: tutto deve rimanere accessibile a fini scientifici e di ricerca. Un'eventuale nuova esposizione biennese chiarirebbe senza dubbio in maniera più completa le relazioni di Grock con i nazisti.

Legami con Hitler

Sebbene fosse il più grande comico sul palcoscenico dell'epoca, Grock, a differenza di Charlie Chaplin, non prese una posizione chiara contro Hitler. Il clown mostrava ammirazione per il Führer, che, in seguito ad uno spettacolo nel 1934, lo invitò nella sua loggia e ammise di aver visto lo spettacolo ben tredici volte. Grock riceve da Hitler foto con dedica che appende a casa sua, impressionato dal suo carisma, dai suoi occhi azzurri, dalla sua ascesa. Una notizia che scioccherà i parenti in Svizzera. L'entusiasmo di Grock si attenua quando nel 1938 deve dimostrare di appartenere alla razza ariana. Tuttavia, su richiesta del ministro della propaganda tedesco Joseph Goebbels, continuò a esibirsi negli ospedali di guerra tedeschi. L'artista era "soprattutto un opportunista", secondo la curatrice del museo, perché si esibì anche in Francia e in Inghilterra, ha aggiunto ai microfoni della RTS. Per Walter, è chiaro che "dobbiamo lavorare e fare ricerche sui suoi legami con il regime nazista, perché molte cose sono ancora lacunose. Non taceremo". Stando a Wikipedia, Grock morì nel 1959 nella sua villa di Oneglio (Imperia), che aveva fatto costruire nel 1927. Oggi questa è nota come Villa Grock e Museo del Clown.