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La Commissione Ue vuole firmare l'accordo con la Svizzera sui programmi
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Keystone-ats
8 giorni fa
Con la firma viene regolamentata l'adesione provvisoria della Confederazione ai programmi dell'Unione europea, spiega Palazzo Berlaymont in un comunicato. Essa consente la cooperazione nei settori della ricerca, dell'innovazione e della formazione.

La Commissione europea vuole sottoscrivere l'accordo raggiunto con la Svizzera sulla partecipazione ai programmi comunitari. A questo scopo oggi ha chiesto il via libera necessario ai paesi membri dell'UE. Con la firma viene regolamentata l'adesione provvisoria della Confederazione ai programmi dell'Unione europea, spiega Palazzo Berlaymont in un comunicato. Essa consente la cooperazione nei settori della ricerca, dell'innovazione e della formazione.

EUPA

L'accordo sui programmi UE (denominato EUPA) entrerà in vigore solo dopo la ratifica del pacchetto tra la Svizzera e l'UE, ma può essere applicato anticipatamente, consentendo così l'associazione provvisoria della Confederazione ai programmi Orizzonte Europa, Euratom ed Europa Digitale (con effetto retroattivo da inizio 2025), a ITER (dal 2026) e a Erasmus+ (dal 2027). A tale scopo la firma dell'EUPA deve avvenire entro novembre 2025. I capi negoziatori della Svizzera e della Commissione europea hanno parafato l'accordo una settimana fa. Ora Bruxelles l'ha sottoposto al Consiglio dell'Unione europea. Il testo, accessibile al pubblico, definisce tra le altre cose la partecipazione finanziaria di Berna: essa dipenderà in parte dall'evoluzione del prodotto interno lordo (PIL). Nel documento non vengono citate cifre concrete.

Pacchetto di accordi

L'intesa rientra nel pacchetto di accordi conclusi tra marzo e dicembre dello scorso anno; quelli rimanenti saranno sottoposti al Consiglio dell'Unione europea nei prossimi mesi, afferma ancora la Commissione. La ratifica è essenziale per garantire la cooperazione in materia di ricerca oltre il 2028. Domattina il consigliere federale Guy Parmelin, a capo del Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), terrà una conferenza stampa a Berna sul tema.