Energia
"La realizzazione delle energie rinnovabili va accelerata"
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
10 ore fa
È quanto stabilito dalla Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia degli Stati (CAPTE-S).

La realizzazione di impianti solari ed eolici di importanza nazionale va accelerata, tenendo conto però del parere dei Comuni. Inoltre, per i 16 progetti di centrali idroelettriche approvati dal popolo, le associazioni non dovrebbero poter ricorrere. È quanto stabilito dalla Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia degli Stati (CAPTE-S). Scopo della modifica della Legge sull'energia approvata dal popolo lo scorso giugno, ricorda la Commissione in un comunicato, è velocizzare le decisioni riguardanti l'autorizzazione di impianti per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili per realizzare, entro i termini stabiliti, l'obiettivo di una svolta energetica. Attualmente, le procedure vanno per le lunghe. Per quanto riguarda i 16 progetti idroelettrici approvati alle urne lo scorso giugno assieme alla legge sull'energia, la CAPTE-S propone (7 voti a 3) di escludere il diritto di ricorso delle associazioni. Una minoranza si oppone a questa restrizione in quanto sminuisce l'importanza di uno strumento proprio allo Stato di diritto.

Impianti solari e eolici

La modifica di legge prevede l'introduzione da parte dei Cantoni di una procedura ad hoc per l'autorizzazione di impianti solari ed eolici di interesse nazionale. La nuova procedura consentirà di ridurre il numero di tappe previste, ognuna delle quali può attualmente essere oggetto di ricorso fino al Tribunale federale. Tuttavia, la commissione vuole - 6 voti a 4 - che l'autorizzazione di ogni singolo impianto sia vincolata al consenso del Comune di ubicazione, salvo nel caso in cui il Cantone stabilisca una diversa ripartizione delle competenze.

Biotopi e grandi impianti solari

Con 10 voti a 3, la commissione vuole fare in modo che laddove biotopi degni di protezione siano minacciati, non si debbano più prevedere sostituzioni, bensì si possa delegare questo compito ai Cantoni e indennizzarli di conseguenza. Una minoranza è contraria a questa soluzione poiché non garantirebbe l'attuazione delle misure sostitutive. Per la CAPTE-S è poi essenziale dare impulso alla realizzazione dei grandi impianti fotovoltaici. Con 10 voti a 3 propone di sostenerli finanziariamente anche se non immettono parzialmente elettricità nella rete già entro la fine del 2025.